PUGLIA – Le fake news proliferano nel clima generale di incertezza, insicurezza e timore per la propria salute e quella dei propri cari, oltre che il proprio futuro lavorativo, sempre più incerto.
Così, nella giornata odierna, le chat whatsapp di molti sono state inondate da fake news circa una “zona rossa rafforzata” con misure più stringenti come, ad esempio, la necessità di “permessi speciali” per recarsi fuori dal proprio Comune anche per ragioni di tipo professionale.
Immediate si sono scatenate le reazioni dei cittadini che hanno letteralmente subissato di richieste gli amministratori locali.
È lo stesso governatore a intervenire sulla faccenda: “Gira una fake news sulla entrata in vigore di misure di contenimento del covid aggiuntive rispetto a quelle previste dalla zona rossa. La notizia è falsa. È vero che ieri ho incontrato sindaci, imprese e sindacati per valutare la situazione, ma non è ancora stata adottata alcuna decisione su possibili misure di ulteriore cautela. Preghiamo tutti coloro che investono tempo a confezionare false notizie per ingannare cittadini e media di astenersi da tali comportamenti. Saranno denunciati per gli eventuali reati commessi. Preghiamo tutte le testate di prestare credito solo a comunicati ufficiali della Regione Puglia”.
Quindi, è sicuramente falso il messaggio whatsapp inerente le misure della “zona rossa rafforzata”, ma non è falso il fatto che la Regione stia pensando a richiedere l’adozione di misure più stringenti per contenere il contagio, letteralmente esploso da qualche giorno a questa parte, in tutte le province, compresa quella leccese.
In occasione, infatti, della inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar Puglia, è stato lo stesso Emiliano a dichiarare che si sta ragionando sull’ipotesi di stringere i provvedimenti rispetto a quanto previsto dal Governo nella zona rossa (sotto il video, con le dichiarazioni di Emiliano al minuto 1.10.44 circa).
Ed è vero pure che nella giornata di ieri Emiliano ha convocato un incontro urgente con i sindaci, i presidenti di provincia e il partenariato socioeconomico con l’obiettivo di spingere sul tasto dello smartworking laddove possibile. Di fatto, una stretta ulteriore è allo studio.
Tuttavia, non esiste ancora nessun provvedimento e quanto fatto circolare su whatsapp è frutto della fantasia di qualcuno. Una trovata che, in tempi emergenziali come quelli che si vivono, è fonte di inutili ansie e panico sociale.