LECCE – Bisogna continuare a fare esercizio di memoria. Non dimenticare l’orrore dell’Olocausto è un dovere verso il tempo attuale, verso chi l’inferno della deportazione e dei campi di sterminio lo ha vissuto sulla propria pelle e verso le future generazioni. Perché senza passato non ci può essere futuro.
Così, dal 27 gennaio al 10 febbraio, i Presìdi del libro, in collaborazione con l’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, celebrano il Tempo della Memoria. Due date importanti, l’una dedicata al ricordo della Shoah l’altra a quello delle Foibe, segnano l’inizio e la fine di un percorso di riflessione sulla necessità di non disperdere l’insegnamento della storia.
Ogni giorno i canali social dell’Associazione solleciteranno i lettori attraverso citazioni tratte da un’ampia bibliografia che, superando i confini dello sterminio ebreo e dell’esilio giuliano-dalmata, approfondisce ogni condizione di emarginazione, discriminazione e persecuzione.
In particolare, il Presidio del Libro di Veglie, Leverano, Carmiano e Salice Salentino, in collaborazione con le Amministrazioni di Leverano, Salice Salentino e Veglie, ha pensato a un programma dedicato ai libri e alla letteratura, nell’impossibilità di un confronto di persona. L’appuntamento è per stasera alle 19 sulla piattaforma Zoom per vivere il tempo della memoria attraverso la lettura. Occorre scrivere in provato a presidiodellibro.veglie@gmail.com per ricevere il link.
Inoltre, per non dimenticare la criminale follia nazista, il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Leverano ha realizzato un video in cui i ragazzi si alternano nel recitare racconti, pensieri, riflessioni, immagini di chi ha vissuto la sofferenza della discriminazione, della guerra, dei campi di concentramento, lanciando un messaggio forte sull’importanza dei valori di libertà ed uguaglianza dei popoli.
Grazie alla collaborazione di A.Lib.I. – Artisti Liberi Indipendenti, fanno sapere il sindaco di Leverano Marcello Rolli e le assessore Ines Cagnazzo e Laura Giannotta, è stato poi offerta alle scuole la visione di uno spettacolo teatrale in versione filmata dal titolo “#39” drammaturgia di Walter Prete. Uno spettacolo che racconta una storia di accoglienza, di tenacia e di rinascita ambientata nel Salento che, negli anni terribili che seguirono la Seconda Guerra Mondiale, ha ospitato diversi campi profughi.
Letture pure per la biblioteca comunale Angelo Rizzello di Porto Cesareo che pubblica un video in un post su facebook. “Il racconto della Giornata della Memoria – il commento all’iniziativa – deve partire tra i banchi di scuola e nei luoghi di cultura, per poi snodarsi fino a casa in un dibattito che genitori, bambini e ragazzi possono e devono alimentare. Parlare di Shoah vuol dire soprattutto raccontare memorie, tenerle in vita, non dimenticarle mai. Quest’anno abbiamo dato voce ai nostri utenti, che, leggendo alcuni pensieri estratti dai libri più importanti sul tema, ci aiuteranno a ricordare e riflettere”.
A Copertino la Giornata della Memoria è dedicata alla figura del Concittadino Onorario Piero Terracina, ex deportato ad Auschwitz morto nel dicembre 2019 a Roma dopo aver testimoniato in maniera instancabile l’orrore della deportazione e dei campi. Nell’occasione sarà proiettato in Piazza del popolo alle 18:00 un videomapping realizzato da Hermes Mangialardo. Tenendo conto delle prescrizioni Covid, rende noto l’amministrazione di Copertino, le immagini saranno trasmesse su Facebook attraverso una diretta. “La memoria è un esercizio impegnativo, che abbiamo il dovere di coltivare”, si afferma, in un breve post su facebook.
A Nardò, il vicesindaco Oronzo Capoti e il presidente del Consiglio Andrea Giuranna in mattinata hanno deposto un mazzo di fiori nella stanza dei murales all’interno del Museo della Memoria e dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno. Qui, oltre alle testimonianze di migliaia di profughi ebrei che tra il 1943 e il 1947 trovarono ospitalità nel territorio di Nardò, sono custoditi appunto i murales realizzati da Zivi Miller, l’unica testimonianza di tipo grafico esistente in Europa dell’Aliyah Bet, il viaggio che dopo la guerra condusse i sopravvissuti ebrei nella Terra Promessa. “Quei murales – dice il vicesindaco Oronzo Capoti – sono da sempre la testimonianza più forte di quegli anni, in cui la popolazione di Santa Maria al Bagno e di tutta la città diede una prova esemplare di accoglienza. È sacrosanto ogni anno rinnovare il ricordo di un fatto storico straordinario e omaggiare i protagonisti di quel periodo”. A seguire, omaggio floreale e preghiera guidata da don Giuseppe Venneri sulla tomba di Vittorio Perrone, recentemente scomparso, Cavaliere al Merito della Repubblica e per decenni “memoria” degli anni tra il 1943 e il 1947. “Per anni Vittorio ha portato i suoi ricordi nelle scuole – dice Andrea Giuranna, che ha presenziato insieme al sindaco, Pippi Mellone* – e negli ultimi anni ho avuto il privilegio di accompagnarlo. Mi sembra doveroso omaggiarlo nella Giornata della Memoria e fargli visita anche con i “suoi” studenti, arricchiti dalle sue testimonianze e dai suoi insegnamenti”. Il primo cittadino si è detto “orgoglioso ed emozionato” per il videomessaggio alla comunità neretina da parte della senatrice a vita Liliana Segre, una delle ultime testimoni viventi della Shoah, che evoca il ricordo della cittadina neretina Renata Fonte, trucidata per essersi opposta alla lottizzazione cementizia di Portoselvaggio.
A Lecce bandiere a mezz’asta e alle ore 12 dagli altoparlanti su Piazza Sant’Oronzo la trasmissione, su proposta della consigliera Natasha Mariano Mariano di Lecce Città Pubblica, di brani musicali in ricordo delle vittime della Shoah. In particolare, “El Male Rahamim” di Jordi Savall (Inno alle vittime di Auschwitz) e dalla colonna sonora del film Schindler’s List il “tema” di John Williams. “La memoria della Shoah e l’omaggio a quanti in quel disperato contesto storico seppero trovare in sé stessi umanità e coraggio per sostenere e salvare i perseguitati sono un dovere civico – dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini – autorevoli testimoni e vittime di quella tragedia, tra cui la nostra concittadina onoraria Liliana Segre, continuano a spendersi per trasmetterci i valori fondamentali che occorre perseguire perché la nostra Europa a non ripeta i tragici errori del Novecento. La tolleranza, il rispetto dell’altro, il rifiuto della discriminazione, l’equilibrio nel dibattito pubblico, in particolare in momenti drammaticamente segnati dalla crisi economica e dalle paure verso il futuro, sono al centro di questa giornata. Valori da onorare sempre, perché la lezione del secolo scorso non sia vana”.
In mattinata la celebrazione solenne di consegna delle Medaglie d’Onore, nel Salone degli Specchi della Prefettura, con la partecipazione di 14 salentini e dei loro sindaci, accompagnata dall’esecuzione dell’Inno Nazionale e, al termine, del brano “Capriccio n. 24” di Nicolò Paganini, eseguito da una giovane flautista del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce.
Sono stati programmati anche un corso di formazione seminariale per i docenti dal tema ” La Shoah tra storia e memoria ” e un concorso di idee intitolato appunto ” Ripartire dalla memoria ” indirizzato agli studenti salentini. Fra qualche giorno la commissione, presieduta dal Prefetto Maria Rosa Trio, selezionerà gli elaborati che tuttora stanno pervenendo all’Ufficio Scolastico. Nel pomeriggio, inoltre, un seminario in web conference a cura del Professore Daniele De Luca, Docente di Storia delle Relazioni internazionali e Presidente dei Corsi di Laurea in Scienze Politiche e Relazioni internazionali, e del Professore Furio Haron Biagini, Docente di Storia dell’Ebraismo.
Immagine dal web
*aggiornamento delle 14.00. Il sindaco, infatti, non compariva tra i presenti nel comunicato diramato ieri da palazzo Personé