PORTO CESAREO (Lecce) – A dire la sua, ora, sull’annosa questione dell’ultimazione della rete fognaria di Porto Cesareo e del suo collettamento alla rete di Nardò è ora l’assessore ai Lavori pubblici, nonché ex sindaco cesarino Salvatore Albano, dopo che già si sono registrati gli interventi della sindaca Silvia Tarantino e dell’assessore all’Urbanistica Eugenio Sambati.
I quali, con nota ufficiale, hanno chiesto alla Regione Puglia che si convochi un tavolo tecnico-politico e che si sblocchi, così, una situazione che si trascina da molti anni.
Si tratta di restituire dignità e mettere in sicurezza, dal punto di vista ambientale, un territorio che comprende, tra l’altro, un’area marina protetta e che d’estate si popola di presenze turistiche, attirate dalla bellezza del mare e dall’enogastronomia.
Ma perché tale incremento di carico antropico sia considerato una risorsa e non un problema occorre che la città si doti di infrastrutture regolarmente funzionanti per il corretto smaltimento dei reflui urbani.
“Il 25% della rete fognaria di Porto Cesareo può essere attivato in quanto il depuratore è stato completato, aspetta di essere collaudato”, sottolinea a tal proposito l’ex sindaco. Che auspica spirito di collaborazione tra gli attori coinvolti. Perché, ovviamente, evidenzia, la tutela del mare di Porto Cesareo è un argomento che riguarda tutta la costa. E tutto il Salento, dal momento che le sue spiagge e i suoi stabilimenti sono da anni un punto di riferimento e una meta sicura di relax e divertimento.
Immagine di Emiliano Peluso