[video] – La liberazione e il coraggio, così gli artisti interpretano il Concertone della Notte della Taranta

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MELPIGNANO (Lecce) – Ha il sapore della liberazione il Concertone della Notte della Taranta che si svolgerà domani agosto nel piazzale Ex Convento degli Agostiniani a Melpignano. L’evento, presentato oggi in conferenza stampa nel Palazzo Marchesale del Comune griko, sarà per la prima volta in onda su Rai Uno in differita il 4 settembre alle 23.15. L’evento dal vivo è ancora condizionato dall’emergenza sanitaria in corso, con ingressi contingentati e riservati ai mille spettatori che hanno prenotato da tutta Italia. L’accesso è possibile solo con Green pass o esito negativo del tampone effettuato 48 ore prima.

Dirette dal maestro Enrico Melozzi sul palco ci saranno l’Orchestra Popolare della Taranta e l’Orchestra Notturna Clandestina. Ad affiancare Melozzi ci sarà la giovane artista Madame che interpreterà tre brani: Marea in chiave pizzica, Rondinella e Dici ca nu me voi della tradizione salentina. Ospiti speciali Il Volo che interpreterà l’inno del Concertone Calinitta, buonanotte in grico.

Ad aprire lo spettacolo sarà la Pizzica della Liberazione, scritta dal maestro Melozzi e tradotta in salentino dai componenti dell’Orchestra Popolare con la consulenza scientifica di Luigi Chiriatti. Non mancherà l’omaggio al maestro Daniele Durante, recentemente scomparso, con il brano strumentale Fuecu.

Ad accompagnare i telespettatori di RAI 1 nel mondo della Taranta ci sarà in veste di narratore Al Bano Carrisi. Il cantante pugliese, che interpreterà un brano nel dialetto di Cellino San Marco dal titolo Na na na, omaggerà Domenico Modugno. Grande protagonista anche la danza con le coreografie di Thomas Signorelli e il Corpo di Ballo della Notte della Taranta.

“Interamente predisposta a comprendere cosa è la pizzica, cosa rappresenta per la gente che è profondamente attaccata alle radici della propria identità”: così si è approcciata all’evento Madame. Che ha poi aggiunto: “E’ una tradizione che mi piacerebbe tradurre in altri linguaggi, in una chiave nuova. Ho fatto del mio meglio per portare la mia penna in questo mondo. Non canterò soltanto, danzerò come si danza qui. Sarà una notte di liberazione, ma non esiste liberazione se non c’è comprensione”.

Tre le parole chiave secondo il M° Enrico Melozzi: liberazione, coraggio, confronto. Ovvero: “Dopo il periodo che abbiamo vissuto tornare a suonare e farlo assieme all’orchestra è una liberazione dell’anima. La seconda parola è ‘coraggio’ ossia la componente che in questa fase storica serve all’artista e anche ai politici per dare vita a nuova ripartenza e liberare la musica e la cultura che sono colonne portanti del nostro Paese.  È un dolore che non riesco a contenere e a tacere, è stato tremendo questo lockdown per un intero comparto che rappresenta e caratterizza l’Italia che si fonda sulla cultura e sulla bellezza. La terza parola chiave di questa esperienza è confronto: confronto tra culture nel rispetto della diversità”. “Mi sono approcciato alla Taranta con una sacralità enorme perché questa musica per me è sacra come la musica classica”, ha poi commentato.

Nella percezione del presidente della Regione Michele Emiliano, “questa è la musica della battaglia. Della battaglia interiore, della battaglia con i sentimenti, con il cambiamento. È un tamburo piccolo, però è sempre tamburo. E lo hanno inventato per dare il ritmo, per far marciare insieme le persone, ciascun con un compito diverso”.

“Ho creato per Madame sul brano La Rondinella un quadro di grande impatto scenico che racconta l’antica tessitura del Salento fatta da sapienti mani e da telai in legno d’ulivo. Racconteremo la festa popolare sul brano Fuecu, ispirato dalla Focara di Novoli ma anche la contemporanea ricerca di se stessi in un mondo di specchi e di riflessi che molto spesso escludono l’altro. L’invito è dunque quello di accogliere ogni diversità”, il racconto di Thomas Signorelli.

Accorato l’intervento di Albano in conferenza stampa:

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