CUTROFIANO (Lecce) – Una festa di comunità. Cutrofiano ha aderito con entusiasmo e partecipazione ai quattro giorni di celebrazioni per l’arrivo della reliquia di Sant’Antonio da Padova e al sacro rito dell’accensione delle Focare.
La città si è ritrovata unita, commossa e devota, scaldata dal fuoco come in quella notte drammatica del 17 febbraio 1810 quando, secondo la tradizione, proprio l’intercessione del Santo da Padova salvò Cutrofiano dal terremoto.
Cutrofiano unita attorno a Sant’Antonio da Padova
Un evento che affonda le radici nella notte dei tempi, quello delle Focare, e che quest’anno si è impreziosito di una importante novità, la presenza delle reliquie di Sant’ Antonio da Padova in peregrinatio, accompagnate dai frati della Basilica. Ad organizzare l’evento la comunità ecclesiale, costituita dalle parrocchie di Santa Maria della Neve, anche nota come Chiesa Matrice, e San Giuseppe Patriarca, e con la partecipazione dell’amministrazione comunale.
L’arrivo delle reliquie giovedì 15 febbraio alle Opere antoniane con il successivo corteo verso la Chiesa Matrice. Il giorno dopo, venerdì 16, l’Arcivescovo Mons. Francesco Neri ha presieduto la messa. Ieri, sabato 17, si è svolta la processione al passaggio della quale si sono accesi i falò, quindi la reliquia è arrivata alla chiesa di San Giuseppe dove ha soggiornato fino a stamattina quando, dopo la messa, è ripartita tra gli applausi commossi dei presenti, autorità comprese.
Il fuoco che scalda
In ogni rione si è acceso un fuoco, alimentato dalle sarciane di sarmente e ramaje, e, attorno ad esso, i vicini di casa si sono ritrovati, consumando un pasto comune a base, come da tradizione, di carne arrostita sulla brace. Un momento di condivisione e festa, secondo una idea diffusa e policentrica, ma con un trait d’union rappresentato proprio dal senso di comune devozione e di appartenenza. In piazza Municipio è stata allestita la Focara centrale con accensione a cura della ditta Pirotecnica del Salento di Pietro Coluccia. Conclusione della serata a suon di musica con il concerto dell’Orchestra popolare La Notte della Taranta.