GALATINA (Lecce) – Facciamo tappa a Galatina per le Giornate Fai d’Autunno. Il percorso si snoda tra le vie di un centro storico invaso dai visitatori, interessati a scoprire gioielli semisconosciuti o solitamente non accessibili della città, nota per il pasticciotto, il tarantismo e per i suoi luoghi d’arte e cultura. E, in effetti, non manca nessuno di questi elementi nella proposta pensata dalla Delegazione Fai del Salento Jonico.
Giornate Fai d’Autunno: percorso a Galatina
Lo stand in piazza San Pietro invita a prendere il ticket e a firmare per i Luoghi del Cuore. Con opportuna sosta ristoratrice a base di caffè e pasticciotto: come noto, Galatina è stata incoronata città d’origine del prelibato dolce, che allieta da anni le colazioni e i momenti di relax dei salentini. E poi si parte.
Il tarantismo
Subito l’attenzione viene catturata dalla musica, quella travolgente della pizzica, che rapisce cuore e sensi. Le ragazze degli istituti scolastici coinvolti nelle “Giornate” eseguono una performance davanti alla Cappella di San Paolo, quella con il pozzo da cui un tempo si attingeva, secondo quanto racconta la tradizione, per guarire dal veleno della taranta. Al ritmo del tamburello, poi, con le membra che pian piano si lasciavano vincere da frenesia e stanchezza, si completava il rito della guarigione. Le origini del tarantismo si intrecciano con la cultura, l’antropologia, la filosofia di vita del Salento, “terra del rimorso”, per dirla con De Martino, in cui le passioni si manifestano con vibrante energia. La mostra sul tarantismo in via Cafaro completa l’excursus sul tema.
Le chiese dei Battenti e di San Luigi attendono il visitatore in piazza Galluccio, mentre in via Umberto I si fa tappa alla stanza del Sindaco. Sosta obbligata, poi, alle Terrazze della Chiesa Matrice e alla Torre dell’Orologio: entrambi i siti sono ubicati in via Vittorio Emanuele II.
Vista dall’alto
Una lunga fila fa già comprendere quanto i luoghi destino interesse. Le Giornate Fai d’Autunno danno sempre modo di osservare e scoprire le città da un altro punto di vista. Si accede alle Terrazze da una lunga scalinata, che consente di osservare Galatina dall’alto: uno sguardo inedito sul centro storico. La Torre dell’Orologio è accessibile tramite una scala stretta, a chiocciola, che fa venire qualche preoccupazione a chi è poco agile. Si va su a gruppetti di sei, tenendosi con forza al corrimano. Ma, anche qui, la sensazione che si prova osservando dall’interno il meccanismo dell’antico orologio è quella di un salto indietro nel tempo, alla scoperta delle radici dei luoghi.
Il Fai si conferma presidio di cultura e baluardo dell’arte, dell’architettura, delle tradizioni enogastronomiche: grazie alla preziosa opera del Fondo per l’Ambiente, ritornano a nuova vita siti di pregevole valore, restituiti alla conoscenza e alla fruizione del pubblico.