NARDÒ (Lecce) – “La posizione che tutti dobbiamo assumere è questa: Forza nuova e Casapound vanno sciolte perché sono organizzazioni neofasciste con le quali non si può più ragionare e bisogna assolutamente applicare le leggi. Da oggi comincia una mobilitazione istituzionale. La Regione Puglia come istituzione chiederà prima al consiglio regionale, poi al governo, poi al prefetto, al ministro degli Interni di agire con assoluta durezza applicando la legge esistente. E voi sapete che noi quando diciamo una cosa poi la facciamo”.
Questo il passaggio più significativo del contestato intervento di Michele Emiliano a Nardò, davanti alla sede della Cgil: ci è andato, nella giornata odierna, su invito della segretaria generale Cgil Lecce Valentina Fragassi, a portare la sua solidarietà dopo i fatti romani di ieri, ovvero l’assalto squadrista alla sede nazionale del sindacato da parte di un gruppo di neofascisti.
Il motivo della contestazione è presto detto: l’endorsement aperto di Emiliano, in occasione delle ultime elezioni e anche prima, al sindaco di Nardò Pippi Mellone, oggi leader di Andare Oltre, formazione che si richiama all’ultrapolitica. Ma è nota l’estrazione politica, da ambienti di destra, dell’attuale primo cittadino neretino, riconfermato alle urne con un vero e proprio plebiscito.
Peraltro, proprio Mellone – si sa che la comunicazione è una colonna portante del suo agire – con un post su facebook ha espresso la sua posizione: “La violenza non può mai essere tollerata, giustificata o assolta. Condanno fermamente i fatti di Roma ed esprimo la mia piena solidarietà alla Cgil con le sue varie articolazioni, da Roma a Bari, da Lecce fino alla mia città, Nardò. Con Cgil, soprattutto in relazione ai temi dei diritti, del lavoro agricolo e dell’accoglienza, abbiamo collaborato molto bene e io, con la mia amministrazione, ho dimostrato coi fatti cosa penso sui temi del lavoro e dei diritti”.
“Noi sui valori costituzionali non siamo assolutamente disposti a trattare, perché sono valori di tutti, non della Cgil”, ha chiarito la segretaria Fragassi in risposta alle parole con cui Emiliano ha invitato “a non confondere il gravissimo fatto accaduto a Roma con una vicenda elettorale conclusasi da poco qui e su cui sono disposto a fare tutti gli approfondimenti che volete”.
La visita a Nardò è stata un prosieguo della puntata leccese: Emiliano è intervenuto davanti alla sede della Cgil in via Merine aperta, come tutte le altre nel resto d’Italia, per accogliere simpatizzanti, iscritti, semplici cittadini desiderosi di portare la solidarietà al sindacato dopo l’attacco dei neofascisti, insinuatisi in una manifestazione che doveva limitarsi ad essere contro il green pass.