LECCE – Le segreterie territoriali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil-Fpl scrivono al Consiglio regionale in merito al mancato rinnovo degli operatori socio-sanitari con contratto a tempo determinato in scadenza al 31 marzo.
“La Direzione del Dipartimento Promozione Salute con nota del 10 marzo scorso ha invitato tutti i direttori generali delle Asl pugliesi a completare le assunzioni a tempo indeterminato attingendo dalle graduatorie del concorso per Oss degli Ospedali Riuniti di Foggia. Tale procedura è stata già espletata e completata dalla Asl di Lecce”, si afferma nella missiva.
La stessa nota, evidenziano le segreterie, “nulla dice sulla possibilità che vengano prorogati i contratti in essere a tempo determinato, la cui regolarità non è mai stata messa in discussione. La missiva, richiamando l’autonomia gestionale di ogni singola Asl, sottintende che la materia del rinnovo dei contratti a tempo determinato è rinviata alla discrezionalità decisionale di ogni direzione generale”.
I rappresentanti sindacali affermano di non comprendere “per quale ragione si metta in discussione la proroga dei contratti di questi Operatori socio-sanitari. Parliamo infatti di lavoratrici e lavoratori che hanno fin qui svolto un ruolo fondamentale nella battaglia al Covid-19, qualcuno restando anche colpito dal virus”.
L’orientamento che pare emergere, notano le segreterie, sarebbe quello “di una sostituzione del personale a tempo determinato a partire dal 1° aprile scorrendo la graduatoria degli idonei del concorso di Foggia da assumere anch’esso con contratto a tempo determinato”, un fatto a loro dire “illogico” perché “contrario ad ogni norma visto che sostituisce personale precario con altri ingressi precari, ma anche perché il personale in scadenza ha acquisito competenze nell’affrontare la pandemia ed è stato già vaccinato”.
E proprio “lo scorrimento della graduatoria”, sulla base del fatto che l’accesso alla pubblica amministrazione debba avvenire “solo per concorso”, in ossequio a quanto previsto nella stessa Costituzione, è quanto richiesto, invece, da posizioni opposte, dal sindacato Cobas, che ha scelto di manifestare lunedì 22 marzo proprio accanto agli idonei e ai vincitori del concorso: il sit-in si è tenuto davanti alla prefettura, a Lecce.
Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil chiedono ora ai consiglieri regionali di esprimersi sulla vertenza “con atti di indirizzo chiari da rivolgere alla Giunta Regionale, per evitare un’inutile guerra tra lavoratori precari e soprattutto per garantire ai pazienti Covid adeguata assistenza attraverso la proroga dei contratti a tempo almeno fino alla fine dello stato di emergenza”. Poi evidenziano: “Questi lavoratori sono in presidio permanente da giorni davanti alla Direzione generale della Asl di Lecce, senza aver ricevuto la solidarietà e la vicinanza di alcun rappresentante politico regionale, fatte salve rarissime eccezioni”.