GALATINA (Lecce) – Una svastica sulla porta di ingresso della sede della Camera del Lavoro di Galatina, a testimonianza di quanto il pericolo della deriva nazifascista sia sempre in agguato, oltre che drammaticamente reale.
Un segnale inquietante, dopo il recente assalto fascista e squadrista alla sede della Cgil a Roma. Il simbolo – che inneggia all’orrore del Terzo Reich – di cui, giova ricordarlo ai tanti smemorati e leoni da tastiera che abbondano nel web, il nostrano fascismo fu alleato e, dunque, complice – è stato rinvenuto in mattinata.
Qualcuno ha agito nottetempo, come solo le persone senza il coraggio delle proprie azioni possono fare, e ha affisso un cartello con su scritto “Violenza e fascismo”, un’associazione lessicale che, francamente, ci sentiamo di condividere in pieno.
Peccato che fosse stato strappato, invece, un manifesto proprio contro la violenza fascista che era stato messo in bacheca il 10 ottobre scorso, in occasione dell’apertura domenicale seguita all’assalto fascista alla sede della Camera del Lavoro romana.
“È un gesto gravissimo, compiuto da balordi, capaci solo di agire nell’ombra”, il commento tranchant di Valentina Fragassi, segretaria generale della Cgil Lecce. “Questa azione si inserisce in un clima che non fa stare sereni, ma se qualcuno pensa in qualche modo di intimorirci prende un abbaglio. Questo ennesimo atto, piuttosto, deve una volta di più indurre chiunque abbia a cuore i valori della Costituzione ad alzare l’attenzione, deve spingerci a fare fronte comune contro queste derive neofasciste sempre più frequenti. La nostra azione, portatrice dei valori costituzionali, evidentemente è mal digerita in determinati ambienti. Si mettano l’anima in pace: non ci fermeranno. Le nostre Camere del Lavoro continueranno ad essere presidio di legalità, democrazia e sostegno ai lavoratori”.
Immagine da pagina facebook di Cgil Lecce