GALLIPOLI (Lecce) – Una rete da posta lunga circa 300 metri è stata sequestrata dai militari della Guardia Costiera di Gallipoli nella mattinata odierna nell’ambito dei consueti controlli lungo il litorale di competenza.
Si tratta di attrezzatura non regolamentare, calata nelle acque antistanti Punta Pizzo, in Comune di Gallipoli, probabilmente da pescatori di frodo.
Accertata la pericolosità per la sicurezza della navigazione, i militari hanno proceduto a salpare la rete, peraltro priva degli elementi di marcatura ed identificazione previsti dalla normativa comunitaria e nazionale di settore, ed a porla sotto sequestro penale per inosservanza delle norme sulla sicurezza della navigazione. Del fatto è stata, peraltro, informata la competente
Autorità Giudiziaria.
Nella stessa mattinata i militari, insospettiti dalla presenza di alcuni subacquei in attività di pesca in apnea in prossimità della costa, sono intervenuti per i consueti controlli.
I subacquei, alla vista degli ispettori, si sono dati alla fuga, sfruttando il basso fondale ed abbandonando un retino con circa 300 ricci, poi rigettati in mare essendo stati ritenuti ancora in vita.
Si tratta di interventi pienamente in linea e in continuità con l’attività di controllo posta in essere dalla Guardia costiera finalizzata alla repressione di attività illecite in materia di pesca marittima che, sul versante adriatico, aveva già portato al sequestro di due reti per una lunghezza complessiva di circa 700 metri, abusivamente utilizzate, e sul versante ionico al sequestro ed al rigetto in mare di 3600 ricci di mare.
Come sottolinea ancora una volta la Capitaneria di porto, il mancato rispetto delle vigenti disposizioni in materia di pesca non solo costituisce pericolo per la sicurezza della navigazione, ma potrebbe arrecare danni all’ecosistema marino, oltre che aumentare indiscriminatamente lo sforzo di pesca. I controlli, al fine di salvaguardare la sicurezza del mare e della navigazione, continueranno.