PORTO CESAREO (Lecce) – Lettera di protesta all’assessore alla Pesca, l’ex sindaco Albano, da parte del gruppo di opposizione a Porto Cesareo Cambiare Rotta relativo ai disagi derivanti dal fatto che il servizio di varo e alaggio con il Travel Lift è bloccato. L’attività, fanno presente Francesco Schito e Stefano My, è ferma da diversi giorni, con conseguenze per diversi lavoratori del settore della pesca.
“E’ infatti scaduto da un po’ – affermano – il collaudo del carroponte per il varo e alaggio delle imbarcazioni, una manutenzione a cura del Comune che non è stata previsto per tempo, così da garantire la continuità del servizio”.
“Ancora ad oggi – proseguono – non c’è una data precisa per il ripristino del servizio con il carroponte comunale e la più grande imbarcazione di pesca professionale di Porto Cesareo, la Santa Lucia I, è attualmente pronta da giorni per il varo, ma ferma per questa problematica di responsabilità comunale”.
Le conseguenze, sottolineano Schito e My, sono gravose, con “giornate di pesca perse per tutto l’equipaggio e mancati introiti per le famiglie coinvolte, ancora più sentiti in questo momento di grave crisi economica”.
“Da apposito regolamento – sottolinea il gruppo consiliare di opposizione – il Comune ha l’obbligo di effettuare annualmente la verifica dello stato d’uso del mezzo e dello stato di conservazione, manutenzione e funzionamento, predisponendo apposito verbale. Il Comune avrebbe dovuto certamente organizzare, per tempo, questa importante scadenza del collaudo del carroponte”. Regolamento che, per inciso, è stato approvato in Consiglio Comunale nel mese di giugno dello scorso anno proprio con l’astensione dei consiglieri Schito e My.
I quali sottolineano anche un altro aspetto della vicenda: “Sempre da regolamento sono previsti al concessionario rimborsi per le spese sostenute in caso di inattività nell’espletamento del servizio. In questo caso è il Comune stesso a provocare l’inattività, pertanto noi dall’opposizione protestiamo per la superficialità dell’assessore alla Pesca per l’interruzione del servizio e chiediamo che valuti i rimborsi per i danneggiati”.
Cambiare Rotta fa presente anche un’ulteriore situazione di disagio: “Anche un’altra barca da pesca, la Medusa, si trova a fronteggiare non poche difficoltà per il prosieguo delle lavorazioni alla barca poiché la gestione dello scalo d’alaggio è in fase di contenzioso e la proroga di gestione da parte della cooperativa pesca locale è scaduta il 31 marzo. Ne derivano difficoltà per l’apertura e chiusura dell’area e per la fornitura di energia elettrica. Si faccia prestissimo – concludono, dunque, i due consiglieri di cambiare Rotta – per ripristinare le attività principali e secondarie presso lo Scalo d’Alaggio”.