Rete fognaria, incontro in Regione con Maraschio, sindaca: “Collettabili 700 utenze nella prima periferia”

Rete fognaria, incontro in Regione con Maraschio, sindaca: “Collettabili 700 utenze nella prima periferia”

PORTO CESAREO (Lecce) – Oggi in Regione l’incontro tra gli amministratori cesarini con l’assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio e l’ingegnere Sannicandro.

Come anticipato su salentowebnews.it, il faccia a faccia era stato programmato e annunciato proprio per questa settimana per parlare della rete fognaria di Porto Cesareo e della impellente necessità di mettere in funzione il nuovo depuratore. La questione, che si trascina da anni, ha visto di recente anche l’interessamento della presidente del Consiglio regionale, la salentina Loredana Capone,

“Una questione di civiltà non più differibile – spiega la sindaca Silvia Tarantino – Sono soddisfatta dell’incontro proficuo e interessante per le notizie apprese. Attualmente sono collettabili 700 utenze nella prima periferia, per il centro storico si devono ultimare i lavori e il depuratore è quasi in tabella 4″ .

C’è un cauto ottimismo, dunque, da parte dell’amministrazione comunale, sul fatto che si possa sbloccare la vicenda annosa della messa in funzione del nuovo depuratore, iniziando a dare risposte alla comunità, in attesa da molti anni.

Peraltro, non si tratta solo di andare a soddisfare la legittima domanda di dignità e tutela del territorio cesarino proveniente dal basso, ma anche prepararsi per la stagione estiva che, come di consueto, vedrà aumentare – e di molto – il carico antropico.

Nei giorni scorsi si è assistito a un notevole pressing dell’amministrazione comunale, nonché di movimenti e associazioni, culminato nel sit-in di domenica 24 gennaio. Quelli che si intravedono, dunque, potrebbero essere i primi spiragli per una svolta sull’annosa questione della rete fognaria, nell’ottica di quel necessario dialogo interistituzionale intrapreso da qualche tempo, come sottolineato dall’assessore Eugenio Sambati.

Il convitato di pietra, nella vicenda, sembra essere il comune di Nardò che, in relazione allo scarico a mare, ha già detto il suo “no”, a chiare lettere. Ed è noto il fatto che il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco Pippi Mellone, impegnato in campagna elettorale, siano legati da un consolidato asse politico. Pertanto, anche in ragione di questo quadro, l’esponente forzista neretina Paola Mita, a proposito della vicenda, chiede “trasparenza e coerenza”, sollecitando risposte, da parte della Regione Puglia, prima delle elezioni amministrative di Nardò. “Prendere tempo e farlo dopo sarebbe l’ennesimo schiaffo e presa in giro sia ai cittadini neretini che quello scarico, in quel modo, non lo vogliono, sia ai cittadini di Porto Cesareo che meritano risposte immediate”, ha rilevato.

Da parte sua, la Regione si è detta “molto attenta” alle istanze della comunità di Porto Cesareo e nei prossimi giorni continueranno le interlocuzioni. “L’obiettivo finale”, si è detto, “resta quello di consentire il trattamento ed il completo riuso delle acque depurate per fini agricoli ed altri utilizzi che consentano la chiusura del ciclo in una logica di tutela ambientale ed economia circolare in linea con le nuove direttive europee”.

“Il depuratore – ha evidenziato la Maraschio – sarà in grado di restituire all’ambiente un refluo depurato e il massimo riutilizzo delle acque affinate. L’argomento è oggetto delle interlocuzioni con il Ministero dell’Ambiente, interrotte purtroppo dall’attuale crisi di governo, ma che ci adopereremo a riattivare il prima possibile. Interlocuzioni mirate a condividere gli obiettivi previsti dal Regolamento dell’Unione Europea, che impegna al riuso delle acque reflue al 100% e conseguentemente ad ottenere la deroga allo scarico a mare”.

“Molti interventi relativi alla rete di collettamento fognario sono stati completati e altri sono già finanziati e in fase avanzata di progettazione. Anche il depuratore – è stato evidenziato – è completato mentre è in fase di progettazione la rete di riuso per scopi irrigui ed il sistema di smaltimento in trincee drenanti”. L’Assessore con i tecnici regionali e quelli di AQP hanno assicurato “ogni ulteriore possibile sforzo per accelerare le procedure realizzative e consentire il pieno rispetto della tutela ambientale”.

Non ci fermiamo“, ha sottolineato, intanto, la sindaca di Porto Cesareo, così come i rappresentanti della Giunta. Si tratta di una “battaglia di civiltà”, certamente, ma sarebbe, per l’amministrazione Tarantino, anche un importante risultato politico.

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