LECCE – Tempi duri per i furbetti del reddito di cittadinanza. Si registrano, infatti, ancora controlli sui percettori della misura di sostegno da parte dei carabinieri delle stazioni unitamente ai militari del Nil.
E fioccano altre denunce in diversi Comuni per mancato possesso dei requisiti richiesti. Il monitoraggio sta avvenendo a tappeto e non passa giorno senza che si registrino nuovi provvedimenti.
A Calimera sono stati denunciati in quattro per aver omesso di indicare la presenza nei rispettivi nuclei familiari di soggetto sottoposto a misura restrittiva.
A Leverano è stata deferita una donna perché, al fine di accedere al reddito di cittadinanza, avrebbe omesso di dichiarare di essere convivente di un soggetto sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere.
A Copertino sono state denunciate sei persone che avevano avuto accesso al reddito di cittadinanza senza averne i requisiti, una perché detenuta in carcere, gli altri perché ristretti ai domiciliari. Essendo colpiti da misura restrittiva, non avevano, appunto, il diritto di accedere al beneficio. Le carte acquisti sono state sequestrate.
A Martano è scattata la denuncia a carico di una donna. La stessa, percettrice del reddito di cittadinanza sin dal mese di aprile 2019, avrebbe omesso di comunicare all’Inps la sottoposizione del figlio, con lei convivente, alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, fatto che avrebbe determinato una riduzione degli emolumenti percepiti.