LEQUILE (Lecce) – Sono accusati di rapina aggravata, porto illegale di arma alterata, ricettazione e danneggiamento seguito da incendio. Pertanto, nelle scorse ore, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Lecce, unitamente ai colleghi della Stazione di San Pietro in Lama, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Simone Luperto, 43 anni, e Andrea Mancarella, 38 anni.
Il provvedimento nei loro confronti, emesso dal G.I.P. dott. Sergio Mario Tosi, su richiesta del Pubblico Ministero dr.ssa Simona Rizzo, è scaturito da un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce avviata nell’aprile dell’anno scorso dai Carabinieri della Compagnia di Lecce impiegati principalmente nel contrasto ai reati predatori.
L’episodio per cui sono chiamati a rispondere risale al 29 aprile dello scorso anno, in pieno lockdown, quando un rapinatore, con il volto travisato e armato di fucile a canne mozze, avrebbe costretto il titolare di una salumeria di Lequile a consegnare la somma di 1500 euro, contenuta nel registratore di cassa, scappando poi a bordo di un’auto, risultata oggetto di furto, rinvenuta nella tarda serata di quella sera completamente distrutta dalle fiamme.
L’attività investigativa ha inizialmente consentito di identificare e trarre in arresto il 34enne Giuseppe Caputo quale esecutore materiale della rapina. Gli ulteriori approfondimenti, condotti nei mesi successivi all’arresto dell’uomo, basati su attività di intercettazione, analisi di tabulati e delle chat estratte dal suo cellulare, hanno consentito di identificare nei due arrestati delle scorse ore gli altri due presunti complici, in un primo momento rimasti ignoti.
Entrambi gli indagati si trovano ora agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni a Lequile a disposizione dell’A.G.