LECCE – Contrattare per migliorare la salute, la qualità della vita e l’abitare degli anziani. È il grande tema attorno al quale si svilupperà la tavola rotonda “Vivere nel Salento fragile”, organizzata per domani, mercoledì 30 giugno alle ore 10 nell’Hotel Leone di Messapia dal Sindacato Pensionati Italiani (Spi) di Lecce e dalla Cgil Lecce.
Una discussione impreziosita dalla presenza dei principali attori della contrattazione sociale (Asl e Ambiti sociali territoriali) e del segretario generale nazionale dello Spi, Ivan Pedretti. E che giunge a poche ore di distanza dalla pubblicazione della classifica del Sole24Ore per quanto riguarda il benessere per fasce generazionali di popolazione: giovani al 100esimo posto, bambini al 61esimo e anziani al 91esimo posto.
Il programma
Dopo i saluti della segretaria generale dello Spi Lecce, Fernanda Cosi, è in programma la tavola rotonda alla quale parteciperanno: la segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi; il segretario generale dello Spi Puglia, Gianni Forte; il direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo; il presidente della Provincia, Stefano Minerva. Concluderà i lavori Ivan Pedretti. Modererà il dibattito il caposervizio della Gazzetta del Mezzogiorno, Gianfranco Lattante.
Obiettivo
L’obiettivo dell’iniziativa di domani del sindacato è riunire i rappresentanti dei 10 Ambiti sociali territoriali della provincia, il presidente della Provincia, il direttore generale della Asl per un confronto a più voci sulla contrattazione sociale e il ruolo degli Ambiti per migliorare le condizioni di benessere di una fascia di popolazione, quella anziana, sempre più ampia e sempre più bisognosa di sostegno da parte del sistema pubblico dei servizi.
In fondo alla classifica
“Il Salento è un territorio marginale e fragile, non solo dal punto di vista della infrastrutturazione materiale, ma anche dal punto di vista della infrastrutturazione sociale, molto frastagliato per quanto riguarda aspettative e priorità dei suoi abitanti. Ma con un grande trait d’union: l’invecchiamento della popolazione. Agli anziani, da decenni architrave e welfare del Paese, occorre dare risposte. Da qui l’esigenza di contrattare condizioni di assistenza e cura sempre più adeguate alle fasce di popolazione più fragili. E se Il Sole24Ore, nel suo report estivo, analizza 12 parametri (servizi, redditi, spazi verdi, opportunità occupazionali, assistenza sanitaria, offerta culturale, strutture sportive, pensioni, locali pubblici, canoni d’affitto, qualità e disponibilità di asili e strutture scolastiche), questo significa che il sistema pubblico del welfare non sta funzionando”, dicono le segretarie generali di Cgil Lecce e Spi Lecce, Valentina Fragassi e Fernanda Cosi.