PUGLIA – “Migliaia di attività ormai al collasso, famiglie che non riescono più ad arrivare a fine mese, e il duo Emiliano-Lopalco, anziché chiedere scusa ai cittadini, sembra quasi godere nel tentativo, goffo, di appuntarsi delle medaglie”: i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e il salentino Paride Mazzotta (nella foto) puntano il dito contro il governo regionale per il permanere della Puglia in zona arancione – con tutto ciò che questo determina a livello sociale ed economico.
Ovvero: bar e ristoranti chiusi e attività consentita solo per asporto o consegna a domicilio, impossibilità di spostarsi tra Comuni o regioni, salvo che per ragioni di necessità o, nel caso di chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.
La maggior parte delle Regioni italiane è ora gialla, “ma la Puglia resta arancione e per la Giunta regionale, stando alle odierne dichiarazioni dell’assessore Lopalco e a quelle dei giorni scorsi di Emiliano, ciò sarebbe quasi un successo – attaccano i consiglieri di Forza Italia – Ed è paradossale, considerando che la situazione della nostra terra è stata determinata da precise responsabilità di chi ha fallito sia sul fronte della gestione dell’emergenza sia su quello delle politiche di prevenzione. Sarebbe stato ragionevole richiedere o imporre delle misure più restrittive affinché il passare in zona gialla non si traducesse in un “liberi tutti”, ma voler far passare come successo la dimostrazione plastica della propria inadeguatezza ha un retrogusto amaro”.
“Amaro – nello specifico – per i gestori dei ristoranti e dei bar e di tutte le attività che risentono delle restrizioni, ma amaro anche per i cittadini che non possono muoversi da un Comune all’altro. Eppure per Emiliano è un grande successo. Roba da pazzi ”, concludono.
Il presidente Michele Emiliano nello specifico, intervistato a Trnews Talk, ha dichiarato: “La zona gialla purtroppo lascia psicologicamente intendere che la tensione si sia abbassata. Non è così, noi abbiamo ancora tanti contagi. Le Regioni hanno perso la possibilità di intervenire sulle misure di controllo della curva epidemiologica perché il Governo ha tolto totalmente questi poteri. Noi ci limitiamo a gestire gli ospedali, che al momento non sono sotto pressione. Abbiamo le terapie intensive con posti liberi, posti di area medica abbastanza capienti. Il regime della zona gialla, dal mio punto di vista, in questo momento è sbagliato, pericoloso, e tutta l’Italia avrebbe dovuto rimanere nella situazione della zona arancione, perché altrimenti rischiamo che questa variante inglese che sta per arrivare, acceleri di nuovo e provochi assieme alla riapertura delle scuole una terza ondata molto grave”. A suo avviso, “è molto probabile che da lunedì prossimo saremo gialli”, per via dei numeri. Che “sono da zona gialla in questa settimana” e “dopo due settimane di dati da zona gialla sarà impossibile rimanere in arancione – spiega – anche perché lo Stato ci rimette più ristori in zona arancione”. Ma l’atteggiamento è cauto.
Anche l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, mantiene la posizione e parla di “dittatura dell’algoritmo”: “L’Italia diventa gialla e il virus ringrazia”, dice, affidando il suo sfogo a facebook.
“La scelta del Governo è inappuntabile: c’è una regola condivisa ed in base all’algoritmo l’Italia è gialla. Punto. Eppure il segnale che questo algoritmo, tutto incentrato su Rt, facesse acqua era già evidente quando, davanti alla possibilità che l’Italia di colorasse di giallo già diverse settimane fa, le soglie per il passaggio da una fascia all’altra erano state modificate al ribasso. A quanto pare non è bastato. Quando in tutta Europa, di fronte alle incertezze derivate dalle nuove varianti e nel pieno dell’inverno, si decide di stringere le misure, nel nostro Paese ci si affida in modo pilatesco ad un algoritmo per allentare le misure“, afferma.
“Basteranno gli inviti alla prudenza dei cittadini? Dubito. Le scene registrate in dicembre quando molte regioni (fra cui la Puglia) passarono in zona gialla le ricordiamo tutti. Lo so che sarò impopolare (sono un pessimo politico): ma lasciare al virus la briglia sciolta in questo momento può essere un errore imperdonabile”, sottolinea l’esponente della Giunta Emiliano.
I consiglieri di Forza Italia, invece, non puntano il dito contro l’algoritmo, né contro il buon senso o il cattivo senso dei cittadini ma contro le politiche regionali sulla salute. Un “fallimento”, a loro dire, sui due fronti: quello dell’emergenza e quello della prevenzione. A prescindere dalle responsabilità – algoritmo, politiche nazionali, politiche regionali o comportamenti bizzarri dei cittadini – un fatto è certo: i pugliesi hanno davanti altre due settimane di restrizioni. Con la speranza, almeno, che questo sortisca un buon risultato su numeri di contagi e decessi.