PUGLIA – Entra in vigore domani l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che riclassifica la regione Puglia attribuendole la colorazione arancione. Questo sulla base dei dati epidemiologici e delle indicazioni della Cabina di regia del 23 aprile scorso.
Un cambio di fascia rispetto a quanto previsto nella scorsa ordinanza in base alla quale la Puglia sarebbe dovuta rimanere in rosso fino al 30 aprile. Ma non è un liberi tutti. Ci sono delle precise regole da rispettare. Ci si potrà spostare liberamente nel proprio comune di residenza (nei comuni molto piccoli sarà possibile muoversi entro 30 km), ovvero senza esibire l’autocertificazione.
Bar e ristoranti continueranno a rimanere chiusi: è consentito l’asporto di cibo e bevande fino alle 18 dai bar e fino alle 22 da enoteche, vinerie e ristoranti. Per chi abita in città con marine sarà possibile farsi una passeggiata al mare. È sempre consentita la consegna a domicilio di cibo e bevande. Resta, in ogni caso, in vigore, il coprifuoco alle 22.
Riaprono anche le attività considerate “non essenziali” secondo lo schema del governo, come i negozi di abbigliamento, i parrucchieri e gli estetisti. Insomma, le maglie delle restrizioni si allargano, ma i controlli proseguiranno, al fine di garantire il rispetto della normativa in essere.
La responsabilità individuale, come di consueto, sarà un fattore fondamentale in questa come nelle successive fasi: distanziamento, mascherina e sanificazione delle mani sono buone abitudini da conservare, anche tra conoscenti e familiari. La buona notizia, rispetto allo scorso anno, è che, oltre all’arrivo del caldo – alleato della popolazione – ci sono le vaccinazioni, unica vera arma, oltre agli anticorpi monoclonali, contro il virus.