LECCE – È stata liberata, nell’ambito del progetto Mysea, una caretta caretta spiaggiata nei mesi scorsi e curata dal Centro recupero tartarughe marine di Torre Guaceto.
La liberazione dell’esemplare, per mano del sindaco di Lecce Carlo Salvemini, è avvenuta due giorni fa sul litorale leccese, a Torre Chianca. La tartaruga, come altre quindici liberate in questi giorni sulle coste pugliesi, è dotata di un trasmettitore satellitare finalizzato a restituire la rotta degli spostamenti per mappare le aree idonee alla presenza della specie e altri parametri meteo (ad esempio la temperatura delle acque) utili a monitorare, tramite analisi dei dati, l’impatto dei cambiamenti climatici sugli habitat e le abitudini delle tartarughe marine.
Il Progetto Mysea è realizzato in partnership tra i Comuni di Manfredonia, Zapponeta, Molfetta, Lecce quale ente Gestione del Parco naturale regionale Bosco e paludi di Rauccio, il Consorzio di gestione della AMP di Torre Guaceto (Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta), il Parco regionale dune costiere e il Comune di Calimera, entro i cui territori o ambiti di competenza gestionale operano Centri di Recupero e soccorso di Tartarughe Marine. Il progetto punta a coordinare a livello regionale le attività inerenti il soccorso e la tutela delle tartarughe marine, migliorando l’efficacia delle azioni di recupero, anche con una ottimizzazione delle risorse utilizzate, e creando un Osservatorio permanente per la conservazione della specie.
Cinque i Centri di recupero tartarughe che sono coinvolti nel progetto e che costituiranno la Rete di Centri di Recupero delle Tartarughe Marine della Puglia: Manfredonia, sito presso l’Oasi Lago Salso, gestito da Legambiente onlus, Molfetta, operativo nei territori delle province di Barletta-Andria-Trani (Compamare Barletta), Bari (Direzione Marittima Bari), Brindisi (Compamare Brindisi); Torre Guaceto, sito nel comune di Carovigno ed operativo nelle province di Taranto (Compamare Taranto) e Brindisi (Compamare Brindisi); Boschi e Paludi di Rauccio, operativo nella provincia di Lecce (Compamare Gallipoli) e il CRTM – Museo di Calimera (LE)- (Compamare Gallipoli).
L’amministrazione comunale di Lecce ha in programma la realizzazione e apertura di un nuovo Centro di recupero e soccorso tartarughe presso l’Idrovora di Frigole.
“Mi auguro che questo emozionante ritorno alla vita simboleggiato dalla tartaruga liberata possa essere di buon augurio per l’inizio della rinascita che tutti attendiamo dopo questo periodo difficile segnato dal Covid19 – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – l’adesione del Comune al progetto Mysea segnala ancora una volta la determinazione a fare dei temi della tutela della costa e della sostenibilità la guida per il nostro operare. La scienza ci guida nella gestione degli impatti del cambiamento climatico sul nostro ambiente costiero e il comportamento di questa specie, che è finalmente tornata a nidificare in maniera abituale sulle nostre coste, è un indicatore importante”.
“La tartaruga che abbiamo liberato oggi – ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Corrado Tarantino -, è stata con noi per circa due mesi, dopo il recupero avvenuto nel Foggiano. Questa Caretta caretta era stata catturata dalle reti a strascico, ma siamo riusciti a rimetterla in sesto. L’episodio ci ricorda che dobbiamo continuare a lavorare sul fronte della pesca sostenibile e della sensibilizzazione delle nostre comunità rispetto alla tutela del mare e degli animali. E il fatto che un sindaco che ha mille impegni giornalieri, come Carlo Salvemini, abbia trovato il tempo per partecipare ad un evento del genere, non solo è sintomo di una grande sensibilità, ma ci fa anche ben sperare nel futuro”. “Tutti uniti, e mi riferisco in modo trasversale a tutti gli enti locali, possiamo fare tanto per l’ambiente in generale”, ha concluso.