Patto per la sicurezza, a Porto Cesareo altre sei telecamere per la videosorveglianza

Patto per la sicurezza, a Porto Cesareo altre sei telecamere per la videosorveglianza

PORTO CESAREO (Lecce) – Altre sei telecamere per la videosorveglianza a Porto Cesareo. La città si piazza, infatti, al ventesimo posto su circa 2mila comuni in tutta Italia, ed accede al finanziamento del Ministero dell’Interno, per l’installazione degli occhi elettronici.

Il cui obiettivo, come spiega la sindaca Silvia Tarantino, è quello di garantire maggiore sicurezza sul territorio.

A gennaio del 2020 sono state già installate 39 telecamere in 14 diversi punti strategici. Adesso ne arriveranno, appunto altre sei, grazie alla firma del Patto della Sicurezza Urbana con la Prefettura di Lecce che ha portato alla redazione di un progetto, all’individuazione delle zone e all’ingresso in una graduatoria che, a livello nazionale, vede la marina al ventesimo posto su 2mila partecipanti, unico centro pugliese insieme a Lecce (giunta 92esima) nei primi 200 in graduatoria.

Il progetto, dell’importo di 50mila euro, sarà cofinanziato per 35mila euro dal Ministero e il resto della somma sarà messo a disposizione dal Comune.

Le sei telecamere saranno installate in via Monti, in piazza Sauro, due in via Cosimo Albano, sulla Torre Lapillo-Porto Cesareo e sulla via di accesso alla torre di Torre Lapillo.

Per quanto riguarda Lecce, il Comune capoluogo si è classificato 92esimo, sulle 120 posizioni utili per essere ammessi al finanziamento.

Nello specifico la quota finanziata con i fondi PON – Sicurezza 2020 ammonta ad euro 53.331,23 a fronte di un cofinanziamento dell’amministrazione comunale di euro 75.000.

Il progetto si propone di rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità integrando l’attuale sistema di videosorveglianza, che copre buona parte del centro storico della città, con ulteriori telecamere di ultima generazione da installare nella zona della stazione ferroviaria, tra Piazzale Oronzo Massari e Viale Oronzo Quarta, spesso al centro delle cronache per risse ed episodi di urbiachezza, e nelle vie adiacenti Porta San Biagio e Porta Rudiae.

L’area è stata così individuata, si spiega nella nota del Comune di Lecce, per la sua rilevanza strategica dal punto di vista turistico, in quanto luogo di arrivo di numerosi viaggiatori, per la sua valenza artistica e architettonica e per la presenza di locali notturni, che ne fanno meta della “movida” cittadina, ma anche, appunto, per essere interessata da fenomeni di degrado urbano quali bivacco, accattonaggio molesto e risse.

Il progetto prevede anche un potenziamento all’apparato tecnologico della cosiddetta “control room” della centrale operativa del Comando della Polizia Locale sui cui monitor sono riversate le immagini per il monitoraggio da remoto.

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