PORTO CESAREO (Lecce) – Ad incombere sulle casse del Comune di Porto Cesareo non c’è solo la pandemia, ma soprattutto una sentenza relativa a un vecchio contenzioso che obbligherebbe l’ente al versamento di oltre un milione di euro in favore della ditta Ambiente e Sviluppo.
Una sentenza che l’ente si è preoccupato di impugnare ma di cui, in ogni caso, la Giunta ha dovuto tenere conto nell’approvare lo schema del Bilancio di Previsione 2021 – 2023, pronto ora per l’approvazione in Consiglio.
Per quanto riguarda il primo punto, l‘emergenza sanitaria, in termini economici, si traduce in minori risorse disponibili per le casse comunali. Un problema che non riguarda solo Porto Cesareo ma tutte le amministrazioni comunali, di qualsiasi colore. La pandemia ha riscritto le necessità dell’amministrazione ordinaria. Poi vi sono altre difficoltà di carattere pratico: le iniziative da organizzare sul territorio per andare incontro a chi versa in condizioni di disagio, le attività di sorveglianza e di controllo del territorio, l’esigenza di non trascurare le altre urgenze.
Sul Comune di Porto Cesareo incombe, però, un’altra tegola: la sentenza con cui il Tribunale di Lecce ha accolto le richieste della società Ambiente e
Sviluppo, condannando il Comune di Porto Cesareo al pagamento, in favore della suddetta società, della somma di € 1.150.321,75. Una faccenda risalente a diversi anni fa: la ditta in questione citò il Comune di Porto Cesareo all’udienza dell’11 giugno 2012 per il pagamento degli oneri di smaltimento RSU, appunto la somma di € 1.150.321,75 a titolo di servizio per lo smaltimento dei rifiuti conferiti presso la discarica di Cavallino.
Il Responsabile di ragioneria ha, ovviamente, espresso preoccupazione per l’immediata esecutività della stessa sentenza. Pertanto la Giunta ha stabilito di proporre non solo appello ma anche espressa richiesta di sospensione della stessa: il legale incaricato, come per il giudizio di primo grado, è Pietro Quinto, esperto amministrativista. In ogni caso la Giunta ha comunque dovuto prendere atto della situazione, dando mandato “al Settore di competenza di valutare ove possibile una transazione al fine di avere certezza delle somme e dilazione dei pagamenti in più annualità”.
Il momento, insomma, è complicato. L’approvazione dello schema del bilancio di previsione non è comunque l’unica novità. Nella stessa seduta di Giunta si è provveduto ad approvare il nuovo fabbisogno del personale per gli anni 2021 e 2022, tenendo conto sia dei pensionamenti del 2021 e sia delle necessità di assunzioni richieste da una riorganizzazione complessiva della macchina burocratica – amministrativa. Pertanto è stata prevista l’implementazione del personale attraverso le assunzioni, a tempo indeterminato, di nuovi istruttori amministrativi e direttivi, nonché di vigili urbani, per un totale di 17 unità. Inoltre, le aliquote dei tributi e le tariffe non hanno subito modifiche rispetto alle ultime annualità.
“Quello approvato è un bilancio di previsione segnato da tante incertezze – dichiarano l’assessore al ramo, Eugenio Sambati, e la sindaca Silvia Tarantino – legate all’andamento che seguiranno nei prossimi mesi le variazioni in entrata ed in uscita”. “Le prime – aggiunge Sambati – riguardano l’andamento della pandemia in corso ed eventuali stanziamenti a favore degli enti locali da parte del Governo centrale, mentre le seconde sono legate agli effetti che avrà sul bilancio dell’ente la sentenza del tribunale di Lecce che ci siamo affrettati ad impugnare, con contestuale richiesta di sospensiva, proprio per scongiurare il rischio di grave dissesto per l’ente locale”.