LECCE – Una perdita straziante, che ha sconvolto i congiunti, gli affetti intimi, gli amici e un’intera comunità. Ma dalla morte di un ragazzo di 26 anni, deceduto in seguito a un danno neurologico irreversibile, è derivata una speranza di vita per altre persone, grazie alla generosità e al senso di umanità della famiglia, che ha scelto di donare i suoi organi.
È accaduto al Vito Fazzi di Lecce. Il prelievo del cuore e del fegato ha impegnato, oltre al personale dei reparti di Anestesia e Rianimazione, anche Neurologia, Anatomia patologia, il Laboratorio di Patologia clinica e Microbiologia, la Direzione sanitaria del Vito Fazzi.
In sala operatoria sono intervenute anche due équipe chirurgiche giunte da Bologna per il cuore, e da Bari per il fegato. L’intera procedura, che ha richiesto anche diverse consulenze specialistiche, è iniziata nella tarda serata di ieri e si è conclusa nella tarda mattinata di oggi.
Appena i medici del Reparto di Rianimazione – diretto dal dott. Giuseppe Pulito – hanno comunicato la morte del ragazzo ai suoi genitori, proponendo la donazione degli organi, hanno ricevuto il generoso assenso da parte loro.
“Rivolgo un affettuoso abbraccio e un ringraziamento alla famiglia del ragazzo – ha dichiarato il Direttore sanitario della ASL Lecce Roberto Carlà – che, con questa decisione, in un momento di indicibile dolore, ha voluto donare la vita a chi, senza questo dono, rischierebbe di perderla. La perdita più difficile, quella di un figlio, che si trasforma in vita e in speranza di vita, è il generoso lascito di questa famiglia a cui va il nostro profondo cordiglio e la nostra gratitudine”.