LECCE – Mai così alti i contagi registrati in un solo giorno in provincia di Lecce secondo il bollettino regionale quotidiano: una vera e propria impennata, +309 per la precisione.
Un dato che fa paura e che spinge a riflettere sulla necessità di adottare ancora tutta la prudenza del caso nei comportamenti individuali e persino in famiglia. Niente uscite di casa se non strettamente necessarie, in sintesi, niente visite a parenti o familiari fragili se non nei casi indispensabili.
La provincia è, infatti, in piena terza ondata, come del resto anche la regione. Il covid, con la variante inglese, imperversa. I dati parlano chiaro: su 10.919 test effettuati per rilevare l’infezione da Covid-19 coronavirus sono stati registrati 1.709 casi positivi.
Questa la distribuzione dei nuovi positivi per territorio: 755 in provincia di Bari, 142 in provincia di Brindisi, 142 nella provincia BAT, 55 in provincia di Foggia, 309 in provincia di Lecce, 294 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione, 11 casi di provincia di residenza non nota. In totale sono 44.157 i casi attualmente positivi in tutta la regione.
Nella giornata odierna sono stati, inoltre, registrati 38 decessi: 23 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.
Ci sono poi i numeri sulle vaccinazioni, arma indispensabile per uscire dall’emergenza, insieme agli anticorpi monoclonali. Stando a quanto reso noto dalla Asl Lecce, il personale della scuola ha completato il primo round, con oltre 16mila (prime) dosi somministrate in totale. Sono, inoltre, 19.691 gli operatori sanitari e sociosanitari, tra Asl e strutture private, che hanno ricevuto la prima dose; 17.889 di questi hanno già completato la vaccinazione anche con il richiamo. Prosegue “a pieno ritmo e in base alla disponibilità di vaccini l’attività nei 13 punti vaccinali della provincia. A breve verrà avviata anche la vaccinazione ai detenuti del carcere di Lecce”, fa sapere l’Azienda sanitaria.
Intanto, sono stati individuati gli hub per la campagna vaccinale di massa nel Leccese. Lo rende noto il sindaco Carlo Salvemini che illustra pure la tempistica: “entro aprile” la partenza a pieno ritmo secondo le previsioni della struttura commissariale guidata dal Generale Figliuolo. E i luoghi prescelti sono: la caserma Zappalà, la Scuola di Cavalleria, il Palasport provinciale di via Caduti di Nassirya, gli spazi del Museo Castromediano in Viale Gallipoli.
Inoltre, per i medici di medicina generale che vorranno utilizzare spazi pubblici, sono a disposizione i centri sociali comunali di Via Matera e di Via Ofanto. Altri luoghi – pubblici e privati – pur potenzialmente idonei sono stati esclusi per una serie di valutazioni e complessità.
“Abbiamo il dovere di impegnarci al massimo e di fare prima possibile, utilizzando bene e in maniera equa – cioè a partire dai soggetti fragili e dalle classi di età più avanzate – i vaccini che via via si renderanno disponibili.
L’esperienza dei paesi che sono più avanti di noi, come Israele e il Regno Unito, dimostrano la straordinaria efficacia della campagna vaccinale, che ha consentito di abbattere decessi e ricoveri in poco tempo, e di tornare gradualmente ad una vita sociale più vicina alla normalità. Invito dunque ad avere fiducia: usciremo anche da noi da questa emergenza il prima possibile”, il messaggio del primo cittadino di Lecce..