NARDÒ (Lecce) – L’ex Agrario a Nardò diventa sede della Guardia di Finanza. Ne dà notizia il sindaco Pippi Mellone, con un post sulla sua pagina.
“Dal degrado al recupero, con una destinazione di prestigio – spiega – Con delibera 87 della Giunta comunale, il comune ha concesso il diritto di superficie 99ennale alla Agenzia del Demanio dell’immobile “ex Agrario” di via Galatone, che sarà la sede di un reparto della Guardia di Finanza”.
L’operazione, per le casse del Comune, è a costo zero, aggiunge, precisando, anzi, che, finora, l’amministrazione “ha dovuto sopportare costi di manutenzione e gestione per un immobile malmesso e abbandonato da anni”. Edificio che ora si appresta a diventare “presidio di legalità”. I lavori di ristrutturazione e manutenzione saranno a carico della Agenzia del Demanio e, una volta ultimati, l’immobile sarà concesso alla Guardia di Finanza.
“Sono contento per questo straordinario risultato della mia squadra, che in un colpo solo assicura il ritorno di un importante presidio di legalità e sottrae al degrado l’immobile di via Galatone, con importanti benefici per la comunità”, aggiunge Mellone.
Che traccia un bilancio: “Dopo il trasferimento degli Uffici comunali negli immobili di proprietà di via Falcone e Borsellino e nel Chiostro dei Carmelitani (con un risparmio di 425.000 euro di fitti passivi in 5 anni), il salvataggio dell’INPS con il trasferimento dell’Ufficio in un immobile di proprietà comunale in via Segni (con canone di locazione pagato dall’INPS al comune per 21.000 euro annui), la trasformazione dell’ecomostro dell’Incoronata in un meraviglioso parco, l’ennesima straordinaria rivalutazione di una proprietà comunale”.
Il sindaco di Nardò si dice soddisfatto: “In appena 5 anni siamo passati dall’abbandono alla rivalutazione totale. In passato i locali comunali erano abbandonati, i fitti passivi fioccavano e gli uffici pubblici chiudevano. Ora non solo salviamo quel che c’è ma addirittura apriamo nuovi uffici. Alla chiacchiere di ieri e di oggi rispondiamo sempre e solo con i fatti”.
In apertura: la sede comunale