Contributo a cura di Federica Quarta, dott.ssa in psicologia e neuroscienze.
Come mai la psicologia si occupa anche di marketing? Solitamente quando pensiamo alla psicologia ci vengono in mente pazienti su lettini che raccontano la storia della loro vita. Ma al di là di questi pregiudizi, la psicologia è una disciplina di confine perché si può applicare a qualsiasi ambito della vita dell’uomo, in quanto scienza che studia i comportamenti delle persone. Dietro un click, un like o un commento ad un post, dietro l’acquisto di prodotto in un negozio fisico o su un e-commerce, ci sono esseri umani con dei pensieri, delle emozioni e dei bisogni.
E chi meglio di uno psicologo conosce la mente umana? Ecco che la psicologia della comunicazione e del marketing ci viene in aiuto per migliorare la nostra comunicazione online e offline. Questa disciplina, inoltre, ha un duplice scopo: da un lato, permette al consumatore di essere più consapevole delle sue decisioni di acquisto e, dall’altro, fornisce supporto a chi vende il proprio prodotto/servizio per capire quali sono i moventi nascosti di un consumatore, i fattori che determinano una scelta e cosa scatena la pulsione di acquisto. In questo modo chi vende è in grado di anticipare le reazioni del cliente al prodotto e di progettare una comunicazione e un’immagine del prodotto, del servizio, dell’azienda, di un e-commerce efficaci.
Lo psicologo del marketing è una figura appena emergente in Italia, che aiuta chiunque si occupi di comunicazione e vendite (web agency, piccole e medie imprese, liberi professionisti, agenzie di pubblicità, strutture turistiche e ristorative, ecc) a comprendere come si comporta l’uomo quando si trova davanti ad una pubblicità, quando deve prendere delle decisioni, quando deve acquistare un prodotto/servizio. Questo non vuol dire che lo psicologo manipola o influenza le nostre decisioni, ma anzi è tenuto a comportarsi in modo etico, in quanto la sua condotta è regolata da un Codice Deontologico.