PUGLIA – Il sigillo sull‘intesa tra il governo regionale e il Movimento Cinque stelle è stato apposto: il presidente Michele Emiliano ha nominato componente della Giunta la consigliera pentastellata Rosa Barone, con delega “Welfare, Politiche di benessere sociale e pari opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria”.
A sottoscrivere l’alleanza sono stati quattro dei cinque consiglieri grillini, mentre si è defilata la purista Antonella Laricchia, candidata alla presidenza della Regione per due tornate elettorali consecutive.
“Esiste una buona politica – dichiara il presidente Michele Emiliano – che parla di programmi, di persone, di scelte condivise. Che si ritrova su obiettivi comuni, stabiliti prima del voto e consacrati dalla legittimazione popolare, attraverso percorsi trasparenti, pubblici, rivolti solo ed esclusivamente al bene comune. L’allargamento della nostra Giunta al Movimento 5 Stelle nasce con questo spirito. Ringrazio la maggioranza di centro sinistra per aver accompagnato questo processo con lo sguardo sempre rivolto in avanti e animo costruttivo e inclusivo. E ringrazio il Movimento 5 Stelle, a cominciare dal capo politico Vito Crimi che oggi ha ripercorso i passi istituzionali e i valori comuni che ci hanno condotto sino a qui. Spero che questo percorso possa trovare adesso un’ulteriore spinta anche dalla base del Movimento, perché più uniti saremo, più forte sarà la voce della Puglia in Italia e in Europa”.
Il quale Vito Crimi ha, comunque, parlato di accettazione “con riserva”. “Il nostro gruppo consiliare – ha, infatti, scritto in un messaggio affidato ai social – ha adesso la possibilità di incidere maggiormente, entrando sia in maggioranza che nella giunta. Contestualmente, ai nostri consiglieri è stato proposto un incarico da assessore regionale. La scelta sarà sottoposta al voto degli iscritti, che avverrà tra alcuni giorni. Tuttavia, è dall’atto della formazione della giunta pugliese che la giunta è priva di un assessore, e questa situazione non fa il bene dei cittadini pugliesi. Pertanto ho autorizzato i nostri consiglieri ad accettare la proposta, con riserva. Il voto dei nostri iscritti in Puglia potrà poi confermare o meno questa scelta, e la loro decisione sarà insindacabile”.
“Grazie, Vito. Ovviamente aspettiamo il voto, ma per ora si inizia a lavorare”, ha fatto sapere la neoassessora Rosa Barone. La sintesi delle considerazioni fatte dal M5S in un altro post: “Oggi più che mai, in un giorno di particolare instabilità della politica italiana, si comprende bene che nelle istituzioni sono necessarie persone capaci di andare oltre i personalismi per mettersi a disposizione dei cittadini. Agli stessi cittadini ci rimettiamo per il voto su Rousseau, quando si deciderà di farlo e sarà rispettata la volontà degli iscritti e l’esito della votazione. In questo momento è necessario far funzionare uno degli assessorati che giocano un ruolo importante in questa crisi pandemica, appunto quello al welfare. I pugliesi non possono aspettare ed è per questo che abbiamo scelto Rosa Barone per il ruolo di assessore, ma sarà fondamentale il gioco di squadra, la squadra di chi con impegno vuole costruire”.
Critiche dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: “Dopo il grillino Cristian Casili alla vice presidenza regionale, tocca a Rosa Barone entrare nelle grazie del presidente Michele Emiliano con una poltrona al Welfare. In questi anni abbiamo assistito a giochi di poltrone di ogni genere, nessuno imbarazzante come questo: i censori di Emiliano diventano suoi affiliati. Il motivo è chiaro: il presidente deve incorniciare il sodalizio con l’ex premier Giuseppe Conte, anche a scapito del Pd che lo ha eletto due volte alla Regione”.
Sulla vicenda interviene anche il senatore Roberto Marti, commissario regionale della Lega in Puglia: “A Roma come a Bari, con Conte o con Emiliano, il Pd e il M5S si coalizzano nel palazzo alle spalle degli elettori, costruendo maggioranze che non sono mai state né votate né scelte dal popolo. Abbiano almeno il coraggio o il pudore di rimettersi al giudizio della gente e di farsi votare come progetto politico e non tirare a campare come inciucio posticcio. Sono certo che molti elettori del M5S si sentono traditi da questi movimenti di potere che nulla hanno a che fare con i reali bisogni della gente e con gli impegni assunti in campagna elettorale”.