NARDO’ (Lecce) – Che la campagna elettorale a Nardò potesse riservare sorprese era nell’aria. Ed è proprio quello che è successo.
Prima la notizia della candidatura di Tony Falangone, noto professionista stimato in città, presentato da Nardò bene comune e sostenuto a stretto giro anche dal Partito democratico. Poi, improvvisamente la nota stringata con cui lo stesso si chiama fuori dalla partita delle prossime amministrative per motivi, come sottolineato, di natura personale.
Un rapido giro di verifica conferma la notizia. E il centrosinistra, più volte sollecitato, come si suol dire, a battere un colpo, si ritrova nel giro di pochi giorni nuovamente senza un nome.
“Nel ringraziare tutte le persone che mi hanno voluto al loro fianco ed indicato come candidato sindaco in questa competizione elettorale, con grande rammarico, comunico il mio impedimento a partecipare per motivi strettamente personali e non politici. Mi auguro che non vengano disperse le energie investite fino ad ora e che possano convogliare verso le realtà di “Nardò Bene Comune”, PD, Popolari, Nardò Progressista, gruppo Cavallo-My-Leuzzi che con grande entusiasmo mi hanno coinvolto e hanno creduto in me. Resta inteso che il mio impegno a favore della coalizione resterà immutato”, questa la sua comunicazione.
L’annuncio con cui Nbc presentava la candidatura di Falangone, considerato l’uomo ideale da contrapporre all’effervescente sindaco uscente, ricandidato, Pippi Mellone, è stato dato l’8 dicembre. Nel giro di una settimana, sono sopraggiunti, però, motivi “personali e non politici” che hanno portato Falangone a lasciare. La vicenda, inutile dirlo, solleva un grande punto interrogativo.
È invece in corsa Giuseppe Cozza, avvocato, presidente di Officina Cittadina. “I referenti di O.C. (Officina Cittadina), Unione (Democratici e Popolari per Nardò) e A.L. (Agricoltura è Libertà) incontreranno, in settimana, i responsabili di IV (Italia Viva) e PD (Progetto Democratico) per individuare e condividere le linee programmatiche ai fini della costruzione di una coalizione cittadina che veda convergere insieme, verso un unico obbiettivo, le forze cattoliche, liberali e democratiche, unitamente a importanti settori produttivi di Nardò”, ha fatto sapere due giorni fa.
Quanto a notizie circa il suo incontro con rappresentanti del centrodestra, Cozza ha chiarito che i faccia a faccia avuti negli ultimi due giorni “hanno avuto ad oggetto l’esposizione dei punti salienti del mio programma che presenterò in occasione delle prossime elezioni amministrative”.
Dunque, al centro, non la sua personale candidatura, “sarebbe stata ben poca cosa, ma la convergenza su punti programmatici puntuali e concreti che attengono ai problemi di Nardò”, ribadisce. “Problemi che non si risolvono in chiave puramente cittadina ma che devono necessariamente comportare il coinvolgimento di altre istituzioni, compresa quella europea che, come è noto, eroga cospicui fondi ai quali occorre accedere con successo”, precisa ulteriormente Cozza.
“Gli incontri hanno avuto un esito positivo e, in questa fase, hanno registrato una sostanziale convergenza sui punti oggetto di discussione. Colgo l’occasione per rendere pubblico che domani mi incontrerò con Italia Viva per un approfondimento dei punti del programma che ho già sottoposto alla sua attenzione e su quelli che, come già preannunciatomi, il partito mi sottoporrà”, aggiunge.
Il focus è, dunque, sui programmi, sul confronto civile, sul rispetto e sui problemi cittadini. Ma anche sul fatto che in politica non debbano esistere “stanze segrete”. Alla luce di tali considerazioni, Cozza specifica che non esiste da parte sua “preclusione alcuna nei confronti di nessuno”.
In conclusione, rivolge un saluto proprio a Falangone, “con il quale – dice – avrei sicuramente avuto un confronto politico, seppur da posizioni diverse, sereno e senza scadimenti”.