PORTO CESAREO (Lecce) – Fiori di mimosa e frasi di donne che hanno fatto la storia.
Così Porto Cesareo celebra, con sobrietà, la festa dell’8 marzo, in un anno ancora segnato dall’emergenza sanitaria.
Una ricorrenza diversa, come accade nell’era covid, in cui la memoria del passato si somma a quella del presente. E la preoccupazione per la crescita dei contagi impone il necessario rispetto di restrizioni ma anche di regole di buon senso.
Festa sì, dunque, ma senza festeggiamenti. Niente baci, abbracci, momenti di convivio. Non è tuttavia vietato ricordare, sottolineare, proporre momenti di riflessioni sulle battaglie che le donne sono ancora oggi chiamate a fare sulla strada dell’autodeterminazione, in un contesto sociale caratterizzato dalle difficoltà nel conciliare famiglia e lavoro e dall’opprimente piaga del femminicidio.
“Troverete fiori di mimosa sulla fontana della Poesia a Torre Lapillo e su una installazione in piazza a Porto Cesareo – spiega la sindaca Silvia Tarantino – e anche dei biglietti, nei pressi delle installazioni, con le frasi di donne che hanno fatto la storia”.
“Abbiamo pensato a come celebrare la ricorrenza dell’8 marzo in questo 2021. La memoria è importante ma la la pandemia non è passata”, sottolinea.
La narrazione, però, sulla caparbietà delle donne e sulla capacità di cambiare storie già scritte, assumendo con coraggio ruoli ai vertici, di volta in volta, di istituzioni, imprese, partiti politici, organizzazioni sindacali, non è un’operazione rischiosa e può raggiungere chiunque. In maniera semplice.
“Storie di donne che avremmo voluto celebrare con racconti e abbracci, ma la giornata internazionale della donna deve fare i conti con le restrizioni”, aggiunge l’assessore Barbara Paladini.
“I fiori di mimosa nelle piazze di Torre Lapillo e Porto Cesareo – aggiungono le due amministratrici – simboleggiano la forza, la tenacia e la risolutezza di tutte le donne, studentesse, lavoratrici, madri. La capacità che hanno le donne di rialzarsi dopo ogni difficoltà, proprio come la mimosa è capace di fiorire anche sui terreni più difficili”.
Installazioni floreali, dunque, come simbolo di rinascita e caparbietà. In una città, peraltro, che ha eletto una donna alla guida della comunità. Un omaggio alle donne, quello offerto dall’amministrazione comunale, ma anche uno spunto di riflessione per gli uomini, chiamati, insieme alle donne, a praticare il rispetto e a superare pregiudizi e incrostazioni di un passato patriarcale che tende, talvolta, a resistere.