TAURISANO (Lecce) – Individuati dalla pattuglia della Polizia a bordo di una Fiat Grande Punto mentre zigzagavano pericolosamente nel centro cittadino, in due non si sarebbero fermati all’alt della pattuglia, proseguendo la marcia.
Protagonisti del fatto due uomini di Taurisano, Giovanni Mariuccia e Stefano Antonio Rosafio, 53 e 52 anni, arrestati nella serata di ieri dagli uomini del Commissariato di Taurisano con le accuse di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate, lesioni e danneggiamento.
Ne è scaturito un inseguimento, con la volante che ha affiancato l’auto e il conducente che, dopo aver abbassato il finestrino, avrebbe rivolto offese agli agenti, facendo capire che non si sarebbe fermato.
Poche centinaia di metri dopo, sulla strada per Miggiano, prima di lasciare Taurisano, la pattuglia è riuscita a bloccarli. Il passeggero, Mariuccia, già noto per i suoi precedenti, avrebbe continuato a minacciare, anche di morte, i poliziotti. Entrambi avrebbero risposto con violenza cercando di colpire gli agenti con calci e pugni, senza però riuscirvi grazie alla prontezza dei due poliziotti nello schivare i colpi.
Sono intervenuti altri agenti, già allertati in precedenza, in ausilio dei colleghi e i due sono stati accompagnati in Commissariato. In ufficio il 53enne avrebbe dato in escandescenze colpendo con un pugno una porta e continuando a inveire contro i poliziotti fino a colpire se stesso con pugni in viso.
All’esito di tutti gli accertamenti e le verifiche i due uomini sono stati arrestati e sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. Giudicati con rito per direttissima, Mariuccia è stato condannato a 16 mesi ed è tornato ai domiciliari, mentre Rosafio è stato condannato ad un anno ed è stato scarcerato.