NARDÒ (Lecce) – Da settimane l’opposizione neretina denuncia la preoccupante situazione dei contagi a Nardò. E oggi il numero riportato dal Report Asl è particolarmente pesante: 223 positivi sul territorio, 64 in più rispetto a una settimana fa, un’autentica impennata.
“Nardò oggi è il terzo Comune della Provincia per maggior numero di casi risultati positivi al Covid-19”, sottolinea il consigliere comunale dem Lorenzo Siciliano, che da settimane lamenta la mancanza di azioni incisive di contenimento dell’epidemia. “Qualcuno, dalle parti di chi dovrebbe coordinare i controlli, adottare provvedimenti in vista delle festività pasquali, monitorare l’andamento della pandemia e tenere informati quotidianamente i cittadini, è impegnato in campagna elettorale”, riferisce oggi.
“Comprendiamo bene che la diffusione del covid, evidentemente, non è un problema per chi è alle prese con l’occupazione delle plance elettorali. Pensavamo che, nonostante tutto, Nardò avesse l’ombra di un sindaco. Un sindaco vero, che assume decisioni nette nell’interesse della sua comunità, in un momento in cui il rischio di diffusione del virus è elevatissimo. Ci siamo ritrovati con un tizio che con le attività commerciali al collasso, le imprese ferme e i cittadini che si contagiano o che hanno perso il lavoro, non è stato in grado, sul fronte della lotta alla diffusione del virus, di coordinare neppure uno straccio di tavolo istituzionale e sul fronte economico di abbassare le tasse comunali di un solo centesimo”, puntualizza il consigliere dem.
Attacco anche da Nardò bene comune: “La figura del sindaco risulta totalmente inutile, anche in questi giorni in cui Nardò ha registrato il più alto numero di contagi. Leggiamo il bollettino impietoso della Asl (223 attualmente positivi), i post di concittadini che hanno perso un familiare, altri che hanno congiunti ricoverati, altri da giorni in attesa di un tampone nel sistema di tracciamento quasi del tutto saltato. Un fallimento, sotto tutti i punti di vista.
Intanto Mellone si fa fotografare mentre prepara zeppole in chissà quale pasticceria della città contravvenendo alle più basilari norme igieniche e anticontagio. Invece di abbattere le tasse ai commercianti, annuncia spavaldo un sito vuoto, come i suoi annunci, per far pubblicità ai negozi tristemente chiusi, mentre le facce e i vacui sorrisi dei suoi candidati occupano da mesi le plance della città”.
“Mai una diretta social – evidenzia l’associazione – per rispondere alle domande dei suoi cittadini che percepisce come sudditi, il suo popolo adorante che plaude alla “corazzata”. Per avere informazioni sull’emergenza Covid siamo costretti a visitare le bacheche social di altri sindaci, ne seguiamo le dirette sulle pagine istituzionali dei comuni, poniamo domande agli esperti che vengono invitati ai dibattiti, mentre il sindaco della nostra città continua indolente la sua propaganda asfaltatrice”.
Per la verità la situazione sul fronte dei contagi non è l’unico motivo di critica da parte dei consiglieri di opposizione: tra presunte firme false, occupazioni abusive di case popolari, chiacchierato rifacimento del lungomare e annunci su un nuovo presunto parcheggio con 500 auto a Santa Caterina, gli argomenti caldi nell’agenda politico-elettorale cittadina non mancano. E, con essi, neppure le polemiche.