NARDÒ (Lecce) – “Convintamente a fianco di Carlo Falangone“: il Partito democratico di Nardò ufficializza così, in una conferenza stampa in presenza – un segnale di parziale ritorno alla normalità dopo la pandemia – , la propria posizione in vista delle elezioni amministrative del prossimo autunno.
Hanno portato i loro saluti Loredana Capone, Sergio Blasi e Dario Stefàno, presente, invece, il consigliere regionale Donato Metallo. Si concretizza dunque anche a livello cittadino il laboratorio politico Pd-M5S che è già realtà in Regione, con un piccolo – si fa per dire – ma significativo distinguo: il presidente della Regione Michele Emiliano, che al governo della Regione è sostenuto dal Pd, è al fianco dell’avversario, il sindaco uscente, ricandidato, Pippi Mellone. Stranezze della politica. Non l’unica, comunque, dal momento che il centrosinistra è diviso tra due candidati: Stefania Ronzino è in corsa con Nardò bene comune. “È la nostra casa, questa”, dice Metallo, che in Carlo Falangone vede “un signor candidato sindaco”.
“Un’amministrazione diversa, plurale, che abbia come obiettivo l’interesse dei cittadini”, questo lo scopo, stando alle parole della commissaria del circolo Pd di Nardò Anna Rita Perrone, dell’ingresso dei democratici nella coalizione a sostegno di Falangone, al momento costituita da Pd, M5S, Collettiva Nardò, Nardò progressista, Futuro Comune Nardò.
“Questo è un progetto politico che il Partito Democratico sta attuando in tutte le realtà, dal locale al nazionale. E non potevamo fare a meno che si concretizzasse anche a Nardò, dove noi dobbiamo mettere in campo tutte le nostre forze per una lista forte, che significa dare a Carlo Falangone e alla coalizione di centrosinistra un’energia che potrà darci la possibilità di combattere e vincere questa sfida cruciale per Nardò e per la buona politica”, ha rilevato il segretario provinciale dem Ippazio Morciano.
“Avevamo l’obbligo nei confronti degli elettori di centrosinistra di lanciare un messaggio forte, di offrire la possibilità a tanti militanti, iscritti del Partito Democratico, cittadine e cittadini di credere che un’alternativa in questa città non solo esista, ma sia competitiva e si nutra della forza, del coraggio e della tenacia di tante persone che non si sono mai riconosciute nell’attuale amministrazione ed in chi la guida, che porta con sé i valori più nefasti per una comunità come Nardò”, la dichiarazione del consigliere comunale dem Lorenzo Siciliano. L’esponente dem ha definito quella melloniana come “un’amministrazione di destra”, a dispetto della veste civica. La scommessa, ha evidenziato, ora, con Falangone in corsa, è quella di “una nuova primavera”.
Il candidato sindaco Carlo Falangone ha espresso soddisfazione per l’ingresso del Pd nell’alleanza: “Mi sento più forte e più convinto di questo impegno e responsabilità che mi sono assunto”, ha detto, alla luce della coalizione così emersa. Un progetto, ha detto, “riformista e progressista”. “Già in molte città e a livello governativo e regionale c’è questo accordo tra Pd e M5S che vuole dare una svolta, credo che anche Nardò possa svolgere la sua funzione e possa impegnarsi a essere un laboratorio di questo nuovo percorso”. “I cittadini dal primo giorno – aveva affermato qualche giorno fa, con l’intesa che era già nell’aria – ci hanno chiesto unità e questa scelta è una risposta positiva a tale richiesta. I valori, la storia e le idee del Partito Democratico arricchiranno il nostro percorso, trovando nell’unità un’innegabile punto di forza. Lavoreremo insieme per scrivere finalmente una pagina nuova per la nostra città. Con una visione nuova, dalla parte delle persone e di chi vuole veder crescere per davvero Nardò”.