MILANO/GALLIPOLI – La foto del murales dell’artista di Gallipoli, Cosimo Caiffa in arte Cheone, spopola: un gigantesco murales stile Gaudì che ha conquistato il capoluogo lombardo.
Dopo Il Titano, la grandiosa opera d’arte dall’impronta fortemente street apparsa in Corso di Porta Romana, l’artista, che ha fatto la storia dell’anamorphic street art italiana, presenta The Vision.
Una nuova opera d’arte prospettica su strada, che gioca con la percezione. Si tratta di un murales che ancora una volta, come di consueto nella dialettica dell’artista, sfrutta l’effetto ottico per sorprendere e meravigliare. Cheone, infatti, ha abituato il pubblico ai suoi murales che ingannano lo spettatore.
“Il linguaggio dell’anamorphic street art a grandezza naturale mi permette di comunicare con un pubblico molto vasto. Una volta incuriosito, lo spettatore è invitato a capire visivamente l’opera per scoprire cosa sia o cosa celi. Per me l’arte è una potente forma di comunicazione: collega le persone, stimola lo spettatore a scoprire ed interrogarsi su nuove prospettive”, spiega Cheone.
L’artista gallipolino ricrea infatti nel nuovo murales la facciata dell’edifico storico con gli stessi elementi architettonici, lo stesso colore, e poi ne deforma prospettive, piani, simmetrie. Ciò che immediatamente colpisce lo sguardo è infatti la quasi totale assenza di linee rette e di spigoli, è questa la cifra stilistica di un’opera che esalta la morbidezza della linea curva e la dolcezza della disposizione ondulata dei piani.
“Una punta di diamante gallipolina: Cheone è un vero e proprio punto di riferimento per la cittadina – dichiara il sindaco Stefano Minerva – A lui si devono anche due lavori presenti nella nostra Gallipoli: “La Zattera della Medusa 2.0” in viale Bari e “Tramonto gallipolino” in via Carlo Massa, entrambe le opere volute dall’attuale Amministrazione. A nome dell’intera comunità voglio esprimere la felicità di questo successo e di quest’opera che è sulla bocca e sui social di tutti, da nord a sud. Orgoglioso del successo e della straordinaria bravura di Cheone”.
Conclude Cheone: “E’ un murales che rompe le regole, ma è questo il coinvolgimento che deve avere un’opera di street art. Dobbiamo portare le persone a fermarsi incredule. Ringrazio MV Line Group per avermi dato l’opportunità di raccontare la loro azienda con creatività e totale libertà espressiva. E’ la prima volta che abbandono i miei titani su muro per dedicarmi ad un’opera che rappresenta un punto fondamentale nel mio percorso artistico”. The Vision è a Milano in Corso di Porta Romana 111, visibile fino al 30 settembre, ed è un’opera già diventata virale sul web, grazie alla potenza dell’arte visionaria di Cheone e al plauso dei fruitori.
Nome storico della street art italiana con oltre 30k followers sui social, Cheone è tra gli artisti più amati e fotografati per i suoi muri. La sua Hall of Fame, nelle immediate adiacenze di Milano, è meta di tour e di appassionati d’arte urbana. I personaggi di Cheone, siano essi umani che animali, sono giganti che escono dai muri e interagiscono con lo spazio, sfruttando e cercando ogni superficie. Precursore dell’anamorphic street art, Cheone stupisce e suscita meraviglia. I suoi muri fanno il giro del mondo ed è sicuramente tra i più stimolanti artisti contemporanei: le sue opere generano un impatto emotivo stupefacente.