NOVOLI (Lecce) – L’attesa è terminata. Oggi è la giornata dell’accensione della Focara a Novoli n Piazza Tito Schipa. Un evento spettacolare, per cui sono nuovamente attesi migliaia di spettatori dopo due anni di accensione senza pubblico a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia.
Si tratta dell’appuntamento di punta dell’inverno pugliese, al centro dell’attenzione mediatica e dell’opinione pubblica.
L’evento di accensione rientra nell’ambito del ricco programma delle festività in onore del Patrono Sant’Antonio Abate dal titolo “Palpiti popolari. Radici sacre e Fuochi profani”, promosso dal Comune di Novoli, con il patrocinio del Ministero del Turismo, Ministero della Cultura, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Unione dei Comuni del Nord Salento, Rete delle Città Marciane, Comune di San Marco in Lamis, Comune di Castellana Grotte, e affidato al Coordinatore generale e organizzativo Alessandro Maria Polito e all’ Associazione Icon Radio Visual Group aps.
Questi i numeri: 18 metri di altezza, 18 di diametro, due livelli e circa 25.000 fascine di tralci di vite (sarmente) recuperate dalla rimonda dei vigneti. Nonostante le misure ridimensionate rispetto ad anni fa (per questioni di sicurezza, da cui anche la necessità di posizionare la Fòcara ad almeno 50 metri dalle abitazioni, e quindi non più centralmente rispetto alla piazza), l’allestimento mantiene il suo record e si conferma la pira più grande del bacino del Mediterraneo.
A lavorare alla Fòcara circa 25 volontari, coordinati dai costruttori Renato De Luca e Claudio De Blasi. Tutta la fase organizzativa legata alla costruzione del falò è invece affidata al Comitato Festa Sant’Antonio Abate, presieduto da Tony Villani.
Quest’anno, alla base della Fòcara delle fotografie dalle dimensioni di 50×70 cm, in cui sono ritratte alcune pire realizzate e accese a Novoli nel periodo compreso fra i primi anni del ‘900 e i giorni nostri.
Ad accompagnare l’accensione uno spettacolo piromusicale, affidato alla ditta Pirotecnica Moderna di Giovanni Padovano di Genzano di Lucania (PZ).