Emma Marrone, Femme Fatale o forse no

Emma Marrone, Femme Fatale o forse no

ITALIA – Emma Marrone Femme Fatale, come recita il suo ultimo singolo dall’album Souvenir, o forse anche no.

Anzi, a sentirla parlare, sembra proprio che non abbia alcun timore a far vedere imperfezioni e vulnerabilità. Ma i suoi fan le ricordano, invece, che è una “diva”. Ed è indubbio che la sua capacità di tenere il palco sia quella di un’artista che ha molto da dire. Con la voce e con il corpo.

Piace proprio per quello, un mix irresistibile di energia e dolcezza, fisicità e spirito. Sexy, a tratti irriverente, spontanea e senza filtri, conquista con la sua voce graffiante, sensuale e calda. I ritmi pop rock della sua musica coinvolgono e accendono, la sua capacità di andare oltre gli schemi fa presa su un pubblico eterogeneo.

Emma Marrone contro gli hater

In tour in tutta Italia dopo aver preso parte al Festival di Sanremo con “Apnea”, nella data di Azzano Decimo, in quel di Pordenone, Emma ha lanciato un monologo contro gli hater e la tendenza diffusa al bodyshaming a mezzo social: “A me non me ne frega niente, raga”, ha detto dal palco a proposito del modo di vestirsi e delle critiche ricevute. Si è però poi rivolta alle ragazze più giovani, “che devono fare ancora un po’ di vita per avere le spalle forti e grosse come ce l’ho io, vedi stasera poi… grossissime. Non state dietro a certe cose, ogni corpo ha la sua dignità, ogni corpo ha la sua bellezza”.

E in tanti gridavano “Sei bellissima”. Ed ecco il post su instagram, con lo stesso abbigliamento del concerto e i tanti commenti dei followers che sottolineano la sua forza, la sua energia, la sua sensualità. “Meravigliosa”, “Amore mio”, “Come devo fare con te”, e via dicendo. Il popolo social, hater a parte, sembra proprio adorarla.

“Femme Fatale”, storia di un amore finito

Quanto al singolo, Femme Fatale parla di un amore finito, mettendo appunto l’accento sulla vulnerabilità che tale situazione suscita: “Ti penso in un caffè un po’ Bohemian/ Mentre il sole si taglia a scacchi tra le grate/ Mi sembra di cadere in fondo a scalinate lunghe come quelle di Montmartre”. E poi, ancora: “Lo so fa male, molto male/ Non lo dire a me/ E piango il male non ci provo a somigliare/ ad una Femme (Femme) Fatale (Fatale)/ Sembro una bambina”.

Chissà in quanti si saranno riconosciuti in queste parole: gli amori finiti, a tratti, si assomigliano un po’ tutti.

Oggi, però, si parla del suo monologo. E della sua capacità di arrivare dritta al cuore dei suoi fan con un messaggio dalla forte valenza sociale. In tempi di estrema fragilità di adulti (spesso incapaci di fare gli adulti) e adolescenti (talvolta incompresi nel loro percorso di crescita) non è poco.

Credits: Instagram Official Page/Real_Brown

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