PORTO CESAREO (Lecce) – “Subito l’autorizzazione allo scarico provvisorio”, questa la sollecitazione del capogruppo de La Puglia Domani in Consiglio regionale e presidente del Movimento Regione Salento Paolo Pagliaro a margine dell’audizione odierna in V Commissione Ecologia e Difesa del suolo. La questione è sempre quella relativa alla messa in funzione del depuratore di Porto Cesareo, soprattutto nell’imminenza della stagione estiva che farà aumentare – e di molto – le presenze sul territorio.
“Non ci sono ostacoli tecnici, l’Acquedotto Pugliese sarebbe pronto ad azionare l’impianto, ma manca il via libera della Regione. Allora vogliamo capire qual è l’ostacolo che impedisce di utilizzare il depuratore. Quando arriverà quest’autorizzazione provvisoria? Quando sarà ultimato il processo di adeguamento del depuratore? È incredibile il modo in cui la Regione si sta ponendo, facendo spallucce e prendendo tempo, chiudendo gli occhi di fronte a questa emergenza”, rileva Pagliaro in una nota.
“Siamo tornati a sollecitare la soluzione del problema con un’altra audizione in Commissione Ambiente. Ma nemmeno oggi abbiamo ricevuto risposte precise sui tempi e siamo all’8 aprile, a ridosso della stagione estiva e dunque anche dell’arrivo dei turisti. Dopo due mesi dalla precedente audizione, la situazione è rimasta nelle sabbie mobili”, è l’osservazione del capogruppo di La Puglia Domani, che da tempo si è interessato all’annosa vicenda sollecitando soluzioni concrete.
“Non si può giocare sui bisogni primari e sulla salute dei cittadini; tutti vorremmo subito avere il riutilizzo delle acque reflue al cento per cento ma, ribadisco, i tempi sono lunghi e nell’immediato non possiamo lasciare in queste condizioni Porto Cesareo”, spiega Pagliaro, alludendo alla tempistica relativa allo scarico zero, conditio sine qua non posta dal Comune di Nardò. “Non c’è più un solo minuto da perdere: la Regione conceda subito l’attivazione provvisoria del nuovo depuratore. È questa l’unica via per cancellare la macchia ingenerosa dell’abusivismo e dell’illegalità che grava sulla comunità di Porto Cesareo, infangando questo gioiello del Salento”, insiste.
“Dunque, la Giunta regionale – sollecita Pagliaro – autorizzi, in via provvisoria, lo scarico delle acque di Porto Cesareo in battigia a mare, nel punto in cui già scarica il Comune di Nardò. Si può fare: l’hanno ribadito l’ingegner Zotti, dirigente del servizio Sistema idrico integrato e Tutela delle acque della Regione, e il direttore Ingegneria dell’Acquedotto Pugliese, Volpe. Allora, se il problema è politico, non accetteremo altri rinvii e pretesti tecnici. Tra quindici giorni abbiamo concordato una nuova audizione, e ci aspettiamo – conclude il consigliere regionale – che l’assessore all’Ambiente arrivi con l’autorizzazione in mano, per liberare finalmente Porto Cesareo dall’onta dell’inquinamento”