Conferita con una cerimonia pubblica, in mattinata a Palazzo Carafa, la cittadinanza onoraria a Pantaleo Corvino, direttore generale dell’area tecnica dell’Unione sportiva Lecce.
Deliberata il 27 luglio scorso all’unanimità dal Consiglio comunale di Lecce, la cittadinanza onoraria è stata conferita con la seguente motivazione:
“Per gli eccezionali risultati ottenuti con l’U.S. Lecce oltre alle doti umane ed ai meriti extrasportivi che lo hanno fatto sempre apprezzare in tutta Italia ed all’estero nelle società in cui ha lavorato ed in cui rimarcava la sua “salentinità” con orgoglio.
Alla cerimonia erano presenti, oltre al sindaco Carlo Salvemini, al presidente del Consiglio Carlo Mignone, alla giunta e ai consiglieri comunali, il Presidente dell’U.S. Lecce Saverio Sticchi Damiani e la famiglia del direttore Corvino.
“Ricevere un riconoscimento di questa portata è motivo di soddisfazione e orgoglio – ha detto Pantaleo Corvino – da anni sono cittadino di Lecce per gran parte della mia giornata. Succede ora ma tanto tempo l’ho trascorso in città anche da bambino e da ragazzo. Dalle feste di Sant’Oronzo, alle quali mio papà mi portava ogni anno, ai periodi di lavoro estivo che ho trascorso qui fin da quando avevo dodici anni, facendo il lavapiatti in un ristorante nei pressi del cinema Massimo, lavorando al bar Perù a Santa Rosa o nella salumeria Stefanelli. In seguito, dopo l’esperienza in aeronautica, ho svolto questo ruolo di direttore sportivo del Lecce per ben undici anni cercando di ripagare con il mio impegno e passione la fiducia di chi mi ha voluto e tenere alto il nome della società e della città”. “Questo riconoscimento comporta anche nuove responsabilità non solo verso i tifosi ma anche verso la città tutta. Non può che spingermi a fare ancora di più”, ha concluso Corvino.
“Per tutti noi Pantaleo Corvino rappresenta un hombre vertical, come dicono gli spagnoli, ossia una di quelle persone che sono capaci di farsi apprezzare e amare per la loro spontaneità e generosità e soprattutto per la capacità di affrontare i momenti difficili, tenendo la schiena dritta anche davanti alle critiche. È un esempio di sportività e coraggio, e siamo felicissimi da oggi di averlo come nostro concittadino”, il commento del sindaco Carlo Salvemini.
“Quando tornò a Lecce, dissi che sarebbe stato il miglior Pantaleo di sempre perché oltre al talento che gli aveva consentito di raggiungere risultati straordinari, sarebbe stato il cuore che gli avrebbe consentito di raggiungere traguardi inimmaginabili e così è stato”, ha dichiarato il Presidente Saverio Sticchi Damiani.