CUTROFIANO. (Lecce) – La reliquia di Sant’Antonio da Padova sarà accolta dalla comunità di Cutrofiano dal 15 al 18 febbraio.
Un evento a cui da settimane la città si prepara, con devozione e preparazione spirituale. E la data non è casuale. Proprio in questo frangente ricorre, infatti, il rito del fuoco nella cittadina salentina.
Quella dei falò è una consuetudine in provincia. Il più celebre – e il più grande del Mediterraneo – è quello di Novoli, che però è intitolato a Sant’ Antonio Abate.
A Cutrofiano le Focare, occasione di convivio anche nel proprio vicinato, si celebrano invece proprio in omaggio a Sant’ Antonio da Padova che, secondo la tradizione, salvò la città dal terremoto del 17 febbraio 1810.
Ma quest’anno la celebrazione si arricchisce di un momento importante per la comunità dei fedeli. Sarà infatti in peregrinatio la reliquia del Santo, accompagnata dai frati della Basilica. È stata infatti presa in carico la richiesta presentata dalla comunità ecclesiale locale (costituita dalle parrocchie di Santa Maria della Neve, anche nota come Chiesa Matrice, e San Giuseppe Patriarca) e dunque l’evento avrà luogo proprio nei giorni dedicati al Santo.
Fitto il calendario. L’arrivo domani, giovedì 15 febbraio, alle Opere antoniane alle 17.30, poi il corteo verso la Chiesa Matrice. Il giorno dopo, venerdì 16, Santa Messa con l’Arcivescovo Mons. Francesco Neri alle 18. Sabato 17 è prevista la messa alle 18 con successiva processione, accensione delle Focare e arrivo alla chiesa di San Giuseppe. I falò caratterizzano vari punti del percorso, secondo una idea diffusa e policentrica della festa, ma con un trait d’union rappresentato proprio dal senso di comune devozione religiosa.
Il programma civile prevede l’accensione della Focara centrale in piazza Municipio, sempre sabato 17 febbraio, in serata, alle ore 21, a cura della ditta Pirotecnica del Salento di Pietro Coluccia e intrattenimento della Banda di Scorrano. Un momento di gioia e catarsi collettiva, come da tradizione. A seguire, alle 21.30, il concerto dell’Orchestra popolare La Notte della Taranta.