LECCE – Cinquanta nuove fototrappole, strumenti con cui la Provincia di Lecce intende rafforzare la sorveglianza del territorio salentino contro l’abbandono e lo smaltimento illecito di rifiuti. I dispositivi saranno forniti in comodato d’uso gratuito all’Ente provinciale, che ne aveva fatto richiesta all’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti (Ager).
“Continua il lavoro della Provincia per contrastare le violazioni ambientali che tanto hanno pesato sul territorio tutto, non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista dell’immagine”, evidenzia il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, elogiando la fattiva collaborazione con Ager Puglia, guidata dal direttore generale Gianfranco Grandaliano.
“Le cinquanta fototrappole consentiranno di mappare le criticità esistenti lungo la viabilità provinciale e impedire il perpetrarsi di comportamenti scorretti da parte di incivili”, spiega Minerva.
Soddisfatto il consigliere provinciale con delega alla Tutela ambientale Fabio Tarantino: “La Provincia – asserisce – sta mettendo in campo tutte le azioni utili e necessarie per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sulle strade provinciali, dando seguito alle linee programmatiche di mandato del presidente Minerva. Con queste cinquanta fototrappole saremo in grado di strutturare un sistema di controllo capillare del territorio e per gli sporcaccioni – il suo monito – non vedo nessuna via di fuga.
Il comandante della Polizia provinciale Antonio Arnò precisa che le 50 fototrappole saranno gestite dal Comando di Polizia provinciale con l’obiettivo di intensificare i servizi di vigilanza e monitoraggio delle direttrici stradali e aree pubbliche e private maggiormente interessate dal fenomeno dell’abbandono di rifiuti.
“Faremo riferimento, in particolare, alle arterie di collegamento con le località balneari – spiega Arnò – luoghi in cui si registra, soprattutto nel periodo estivo, un maggiore afflusso di turisti e visitatori del Salento. Tra le finalità dell’utilizzo delle apparecchiature di videosorveglianza, non c’è solo l’individuazione dei soggetti responsabili delle violazioni in materia di Codice dell’ambiente, ma anche quella di essere un valido deterrente contro questi comportamenti illegali”.