CASTRO (Lecce) – Castro, borgo dai mille tesori. Incantevole cittadina affacciata sul mare, ricca di cultura, di vita e di angoli da esplorare con atteggiamento meditativo. Luogo di pregevole valore, anche dal punto di vista immobiliare, che rifugge dall’invasione di massa per privilegiare, invece, un turismo elegante ed educato, affascinato dalla bellezza.
Non solo paesaggio, dunque, che pure intriga e incanta. Ma anche riscoperta e valorizzazione della sua identità. Culturale, archeologica, enologica, gastronomica. C’è un passato che non smette di restituire gioielli di inestimabile valore e c’è un presente che fa crescere la consapevolezza intorno alla ricchezza del territorio.
Castro, borgo ricco di tesori archeologici
Non si può non visitare il Museo archeologico, all’interno del Castello Aragonese, che ospita, oltre a tanti preziosi reperti di inestimabile valore, la colossale statua di Atena, rinvenuta in due parti (quella superiore e quella inferiore) in tempi diversi. Alta quasi tre metri e mezzo, è stata restituita alla collettività ed esposta nel marzo dello scorso anno dopo un lavoro di restauro diretto, con grande maestria, dal professor Francesco D’Andria. Il manufatto, realizzato in pietra leccese ad opera di artisti tarantini, è il più grande della Magna Grecia e, nonostante sia ancora al momento acefala, rappresenta una straordinaria scoperta, nell’ambito di una campagna di scavi che prosegue e che fa ipotizzare scenari ancora più importanti.
Straordinaria e vasta risonanza, anche internazionale, ha poi avuto la notizia relativa al leone delle caverne d’Europa, le cui ultime tracce si sono ritrovate su un reperto proveniente dalla Grotta Romanelli a Castro, rinvenuto circa 80 anni fa e oggi custodito al Museo delle Civiltà di Roma. L’incisione risalirebbe a circa 12mila anni fa. La scoperta, a dir poco eccezionale, è emersa grazie a uno studio interdisciplinare guidato dal Centro nazionale della ricerca scientifica francese, pubblicato sulla rivista Quaternary Science Reviews. Ma si tratta solo dell’ultimo lavoro di approfondimento, in ordine di tempo, condotto su Grotta Romanelli, vero e proprio scrigno di informazioni e punto di riferimento per tutti gli esperti di Preistoria.
Mare, natura e paesaggio
È notizia dello scorso febbraio la riapertura al pubblico delle Grotte della Zinzulusa, nuovamente visitabili dopo i necessari lavori per la messa in sicurezza del costone roccioso. Il sito è accessibile tutti i giorni. A partire dall’1 luglio gli orari sono: 10 – 18.30. Nel maggio 2023 la caduta di un masso, ancorché trattenuto dalla rete metallica, aveva infatti fatto scattare l’allarme. Immediatamente era stata così inibita la fruizione da parte dell’utenza ed erano stati predisposti gli interventi necessari.
Gastronomia ed enologia
Dal 28 al 29 giugno si celebra la bontà della cozza castrense allevata nella baia di Castro, elemento di punta della produzione ittica del luogo e simbolo di una antica tradizione, ormai conosciuta ben oltre i confini cittadini. Il mare, su cui svetta la Bandiera Blu della Fee, si conferma straordinaria risorsa del territorio, habitat perfetto per la specie in questione, grazie anche alla ricchezza di sali minerali e fitoplancton. La festa è organizzata da Marevivo con il patrocinio del Comune di Castro e rappresenta, tra l’altro, una occasione di riflessione sulla miticoltura sostenibile.
Saranno una cinquantina le cantine ospiti del Castro Wine Fest, giunto all’ottava edizione, evento imperdibile per tutti gli appassionati di vino, in programma dal 5 al 7 luglio. A realizzarlo l’associazione Oltrevento in collaborazione con Ais Lecce e con il Comune di Castro. Sarà possibile degustare, apprendere, conoscere, abbinare, sperimentare la qualità della produzione vitivinicola del territorio, con sommelier professionisti nei banchi d’assaggio pronti a guidare il pubblico.
Una visione strategica per Castro
Castro dunque non solo mare e paesaggio ma anche e soprattutto cultura e patrimonio archeologico. La città, guidata dal sindaco Luigi Fersini, punta dunque a promuovere un’idea di turismo che vada oltre l’immagine balneare, che pure è importante e fa parte della vita della comunità, ma non basta da sola a descrivere le tante risorse del luogo. L’opera di valorizzazione dei suoi tesori culturali è stata voluta fortemente dal vicesindaco Alberto Capraro che, al telefono con salentowebnews.it, spiega di aver intrapreso un’azione che andasse oltre i singoli spot del momento offrendo continuità e visione strategica. “Ho lavorato per attirare anche risorse da privati, per far crescere l’attenzione mediatica e una nuova consapevolezza nella popolazione”. “Il declino del turismo – ha proseguito – si può contrastare con l’unica chiave in nostro possesso, che è l’investimento sulla valorizzazione dell’identità territoriale e delle sue risorse culturali”.