NARDÒ (Lecce) – Blitz in località Frascone del Comune di Nardò contro una pesca illegale di ricci, circa 650 esemplari, prelevati in una zona che ricade nell’Area marina protetta di Porto Cesareo.
Nel corso del primo pomeriggio di ieri, venerdì 9 aprile, la Guardia Costiera di Gallipoli, congiuntamente al personale dell’Ufficio locale marittimo di Torre Cesarea, ha effettuato l’intervento in quanto è stato individuato, attraverso il sistema di videosorveglianza, un sub intento a pescare. Le sue azioni sono state monitorate tramite l’impiego di un drone.
Dopo essere uscito dall’acqua, nel recarsi verso il proprio autoveicolo, il sub, di origine barese e già noto al personale della Guardia Costiera per una precedente operazione di febbraio a Santa Maria di Leuca, è stato fermato dai militari della Guardia Costiera.
Il bottino della pesca illegalmente svolta all’interno della zona A dell’Area Marina protetta era stato raccolto in una cesta trasportata con l’aiuto di un complice. Essendo vietata qualsiasi attività che possa compromettere il delicato equilibrio dell’area di riserva integrale, ed a maggior ragione la cattura di specie marine, il pescatore di frodo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per pesca in area tutelata ed i ricci, sottoposti a sequestro, sono stati rigettati in mare, in quanto ritenuti ancora vivi e vitali, arginando in tal modo ulteriori danni al delicato ecosistema marino.
Le attività di controllo, condotte anche con il supporto del Consorzio di gestione dell’Area marina protetta, proseguiranno allo scopo di preservare e tutelare gli habitat della riserva, nonché di garantire che sulla filiera della pesca circolino merci lecitamente prodotte e debitamente tracciate.