GALLIPOLI (Lecce) – Una gita trasformatasi in un incubo per una famiglia di Matino, salvata dall’intervento della Guardia Costiera dopo che la loro barca a motore è affondata a 2 miglia al largo della “Città Bella”.
Quattro i componenti del malcapitato nucleo familiare, la cui barca, per motivi, ancora ignoti, che verranno accertati con apposita inchiesta, ha incominciato ad imbarcare acqua fino a capovolgersi.
In particolare, alle 11.55, a seguito di specifica segnalazione pervenuta alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Gallipoli da parte di uno dei componenti, si è appreso dell’imminente situazione di pericolo.
Subito sono stati attivati i soccorsi e la motovedetta SAR CP848, unità specificatamente abilitata alla ricerca e soccorso in mare, dal porto di Gallipoli ha fatto rotta verso il natante per effettuare il recupero delle persone.
All’arrivo in zona, l’unità risultava semisommersa e le quattro persone in mare
(tra le quali un minore). Un membro dell’equipaggio della motovedetta della
Guardia Costiera, constatato il panico derivante dalla situazione di pericolo, non ha esitato a tuffarsi in mare per effettuare un pronto recupero dei naufraghi, che sono stati imbarcati a bordo della motovedetta.
Contestualmente è stato allertato il 118 al fine di prestare le prime cure
del caso una volta giunti in porto a Gallipoli. Alle ore 12.40 circa la motovedetta SAR CP 848 è giunta al porto di Gallipoli e la famiglia è stata affidata al personale medico del 118, già presente in banchina.