LECCE – Non basta avere un mare cristallino per ottenere l’ambito riconoscimento “Bandiera Blu 2021“: occorre rientrare in un’ampia serie di parametri, il cui rispetto, per questo 2021, è stato riconosciuto a Melendugno, Otranto, Salve e Nardò. Nei primi tre casi una gradita conferma, il quarto costituisce una buona novità per il Salento. Tuttavia c’è anche una brutta notizia: esce, infatti, Castro.
La Bandiera Blu viene assegnata dalla ong internazionale Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di una serie di criteri come il livello di depurazione delle acque reflue e l’efficienza della rete fognaria, la qualità della raccolta differenziata e delle piste ciclabili, oltre che dei servizi offerti ai turisti. Oltre che, appunto, la qualità delle acque di balneazione, che si deve esprimere a livelli di “eccellenza”.
Amarezza a Castro
“Quest’anno il Comune di Castro non ha ottenuto la conferma della Bandiera Blu, soltanto perché non ha raggiunto la percentuale di raccolta differenziata pari ad almeno il 40% ( sino a qualche anno fa era sufficiente il 20%). Sono stati rispettati invece tutti gli altri 39 criteri”, fa sapere il sindaco di Castro Luigi Fersini. Ovvero, “limpidezza delle acque, impianto depurazione, scarico acque reflue, varie iniziative per l’ambiente (Castro è uno dei pochi Comuni che ha aderito a plastic free)”.
“Auspichiamo di riprenderla l’anno prossimo, considerato che a breve sarà operativo il nostro ecocentro, che ci permetterà di elevare notevolmente la percentuale di raccolta differenziata. Nel frattempo, raccomando a tutti i miei Concittadini di impegnarsi maggiormente a differenziare i rifiuti.
La Bandiera Blu, infatti, è un riconoscimento che si ottiene con l’impegno di tutti”, ha poi evidenziato il primo cittadino.
Entusiasmo a Nardò
“È la prima volta nella storia che Nardò è Bandiera Blu – esulta il sindaco Pippi Mellone – ed è un risultato straordinario. Sono orgoglioso perché questo riconoscimento premia la città e le marine, ma anche cinque anni di duro lavoro, visto che hanno contribuito alla valutazione tra le altre cose la gestione dei rifiuti, le piste ciclabili e l’arredo urbano. Mare e servizi eccellenti, dunque, un fronte sul quale abbiamo profuso un impegno gigantesco. È una notizia bellissima, che arriva peraltro nel primo giorno di zona gialla, le premesse migliori per un’estate positiva da ogni punto di vista, sempre però con il buon senso e la responsabilità di tutti. Inutile dire che la Bandiera Blu è carburante nel motore dell’economia della nostra città”.
“Avere il “sigillo” della Bandiera Blu – commenta l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – significa tante cose. Il mare bello e sano, i servizi eccellenti, una sensibilità diffusa per l’ambiente, tutti elementi che fanno fare un salto di qualità al territorio neretino, con tutto quello che questo può significare, anche in termini turistici ed economici. Mi piace pensare che la Bandiera Blu sia un grandissimo punto di arrivo dopo l’enorme lavoro che abbiamo fatto in ogni settore, ma anche l’occasione per maturare e per essere tutti più sensibili e più bravi nel corretto approccio all’ambiente circostante”.
“Stare nell’elenco delle Bandiere Blu – aggiunge l’assessore al Turismo e allo Sviluppo Economico Giulia Puglia – è motivo di grande orgoglio, visto che parliamo di un “club” esclusivo in cui ci sono le migliori località turistiche internazionali. Da Sanremo a Forte dei Marmi, da Positano alle Tremiti, dalle perle siciliane a quelle sarde, solo per restare in Italia. Con l’auspicabile normalità della stagione balneare 2021, possiamo dire che aspettiamo visitatori da ogni parte del Paese e d’Europa, a partire proprio da quelli del circolo esclusivo di chi si muove, sono tantissimi, seguendo proprio la mappa delle Bandiere Blu”.