PORTO CESAREO (Lecce) – Qualche mese fa era stata premiata dalla Pro loco di Porto Cesareo con una targa – essendo la residente più anziana della città – e un mazzo di fiori. Ne avevamo parlato anche sul nostro giornale: un momento di tenerezza tra le altre poco incoraggianti notizie del momento.
Antonia Scarlino se ne è andata oggi, dopo aver raggiunto l’agognato traguardo dei 100 anni di età.
I funerali si svolgeranno domani (ma la famiglia dispensa dalle condoglianze a causa dell’emergenza sanitaria in corso con un numero di contagi che desta preoccupazione anche nella comunità cesarina, ndr). Era nata il 21 maggio 1920 a Casarano. Uno straordinario vissuto, quello di Antonia. Che ha attraversato un secolo di storia ricco di avvenimenti, alcuni tragici, altri degni di essere celebrati come pietre miliari nella storia del progresso dell’umanità.
Antonia, al momento della consegna della targa, ha ricordato di quando, a 16 anni, lavorava nei campi, raccoglieva le olive, dando una mano al padre che aveva una masseria. Ha attraversato la seconda guerra mondiale, ha vissuto epidemie, malattie, scoperte scientifiche e tecnologiche, ha visto invenzioni importanti, ha sentito gli echi della guerra fredda, ha vissuto l’emozione del primo passo dell’uomo sulla Luna.
Nei suoi occhi profondi si leggeva l’intensità della sua esperienza. Con dolcezza e spontaneità, ai rappresentanti della Pro loco che l’avevano omaggiata – con in testa il presidente Cosimo Marzano – aveva chiesto “ve offru nu bicchierinu“, come si usava fare una volta. L’ospitalità prima di tutto.
Aveva avuto piacere per quel riconoscimento, tributato nel pieno del rispetto delle norme anticovid. E sì, Antonia ha vissuto abbastanza da vedere anche l’avanzare di questa epidemia che sta mettendo sotto scacco il mondo. Ha visto la famiglia allargarsi, i nipoti nascere e crescere, ha avuto la gioia di vedere arrivare i pronipoti. Ora i suoi cari la piangono. E la piange tutta la comunità di Porto Cesareo.