LECCE – Trattori e bandiere in direzione Lecce. Non quelle delle associazioni di categoria, né quelle di partito. Solo il tricolore italiano issato in cima e ben visibile.
Che la giornata si presentasse calda lo si è capito sin dal primo mattino.
Una lunga fila di mezzi rallentava la circolazione sulla statale Lecce-Maglie, direzione capoluogo salentino. Ad acuire i disagi i lavori in corso, che di fatto restringono entrambe le carreggiate, per ampi tratti, a una sola corsia.
All’altezza di Corigliano un concentramento ben visibile dal cavalcavia, con alcuni agricoltori che sono scesi in strada lasciando il trattore fermo in carreggiata.
Del resto, non è stata casuale la decisione di issare la bandiera nazionale. Gli agricoltori, qui come nel resto d’Italia, chiedono la difesa del prodotto locale e del reddito.
La protesta infiamma anche il resto d’Europa, al centro, infatti, c’è il cosiddetto green deal. Gli agricoltori ovunque chiedono, in particolare, lo stop alle importazioni extracomunitarie da Paesi in cui non sono in vigore gli stessi regolamenti europei.
Nel Salento, poi, gli operatori, già falcidiati da anni di Xylella, lamentano la distanza delle istituzioni. Il clima, in questi giorni, è piuttosto frizzante. Ma i venti della protesta soffiano caldi e forti. E, secondo le previsioni, non si smorzeranno.