LECCE – In occasione del WE – WOMEN’S EQUALITY FESTIVAL, il più importante evento nazionale dedicato alla parità di genere che si è svolto in questi giorni a Lecce, è stato presentato, tra l’altro, l’aggiornamento dell’Agenda di Genere della Regione Puglia.
La Puglia è stata la prima Regione in Italia ad approvare il documento (Delibera di Giunta Regionale n. 1466 del 15 settembre 2021): muovendo dalle strategie internazionali e nazionali sulla parità di genere, esso si integra con la Strategia regionale di sviluppo sostenibile proponendo un approccio trasversale a tutte le politiche ed individuando aree di intervento e obiettivi prioritari condivisi con la Giunta Regionale e approfonditi con gli Assessorati e le strutture regionali.
La Puglia, come noto e come emerge puntualmente dai dibattiti pubblici sull’argomento, è tutt’ora caratterizzata da significativi gap di genere in diversi settori: politico, sociale, culturale ed economico, oltre che da un differente livello di sviluppo territoriale che naturalmente acuisce ancora di più la disuguaglianza di genere. Pertanto, attraverso la definizione dell’Agenda di genere la Regione Puglia ha
individuato specifiche macro-aree di intervento.
- Qualità della vita delle donne e degli uomini;
- Istruzione formazione e lavoro;
- Competitività, sostenibilità e innovazione;
- Per un lavoro di qualità;
- Contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere.
- Azioni trasversali per la rimozione degli stereotipi di genere e il miglioramento dell’azione
amministrativa.
Ad oggi le Strutture Regionali hanno avviato diversi interventi in riferimento alle suddette macroaree.
Tra questi voucher alle famiglie con esigenze di conciliazione vita- lavoro, per l’acquisto di servizi per il tempo libero, servizi di sostegno extrascolastico e servizi domiciliari per l’infanzia e l’adolescenza ed erogazione di Buoni Servizio per sostenere la domanda delle famiglie nell’accesso ai servizi per la
prima infanzia e per l’adolescenza e a percorsi di presa in carico di persone anziane e con disabilità, in condizione di fragilità o di limitata autonomia. Quindi il ReD women, il Reddito di Dignità per donne sole, donne sole con figli minori, donne vittime di violenza e discriminazione, in condizione di grave fragilità economica.
Da segnalare che il Dipartimento Sviluppo Economico, a partire dal febbraio 2022, ha attivato la Misura NIdI Donna (scheda n. 32 agenda di Genere). Ad oggi sul totale di 728 istanze presentate, le imprese ammesse al finanziamento sono 159. Di queste 91 sono imprese femminili (57%). Il Dipartimento Welfare ha poi avviato le campagne di comunicazione ““Non lavartene le mani” e “Allenati contro la violenza” ed avviato la nuova programmazione per il Consolidamento, potenziamento e qualificazione dei servizi antiviolenza (CAV e Case Rifugio), nonché le attività per sostenere i percorsi di fuoriuscita dalla violenza.
Non sono mancate le Azioni trasversali per la rimozione degli stereotipi di genere e il miglioramento dell’azione amministrativa. Con l’iniziativa Genere in Comune, in particolare, attraverso l’erogazione di un contributo finanziato dal Bilancio Autonomo regionale, in convenzione con ANCI Puglia, è stato avviato un percorso di sviluppo/implementazione di misure finalizzate all’attuazione della parità di genere presso 60 Comuni pilota pugliesi individuati all’esito di procedura selettiva ad evidenza pubblica. Da segnalare, tra l’altro, il Protocollo d’Intesa con la RAI denominato “No Women No Panel – Senza Donne Non Se Ne Parla”, finalizzato a promuovere negli eventi di comunicazione la partecipazione equilibrata e plurale di donne e uomini da realizzarsi attraverso un monitoraggio dei panel organizzati direttamente ed esclusivamente dalla Regione Puglia.