Durante gli ultimi giorni di Dicembre del 2019, il co-fondatore di Twitter Jack Dorsey aveva messo in risalto una fantastica novità: la creazione di un piccolo gruppo indipendente di sviluppatori interno all’azienda a cui aveva affidato un solo obiettivo, ovvero quello di creare un protocollo social media decentralizzato che potesse fungere da nascita e fondamento di un nuovo format per la connettività online, libero da influenze di aziende e governi.
Dopo tre anni di relativo silenzio in cui anche il Dorsey ha lasciato Twitter, quel team di sviluppatori è riemerso dall’ombra per annunciare che crede di aver raggiunto l’obiettivo assegnato.
Lo scorso martedì Bluesky – è così che si chiama il progetto del Co-fondatore di Twitter – ha lanciato il sito Web del suo protocollo social media decentralizzato, che sta viene denominato ” The AT Protocol “.
È anche stata aperta una vera e propria lista d’attesa per l’app Bluesky, che sarà una sorta di “browser” da cui accedere alla rete del protocollo AT.
Essendo quest’ultima una rete decentralizzata, il Protocollo AT funziona indipendentemente dalla volontà di ogni singola azienda. Questa particolare tipologia di rete indipendente serve per consentire agli utenti dei social network basati sul protocollo sia di proteggere i propri dati privati , sia di evitare di essere manipolati da algoritmi aziendali che dettano ciò che vediamo e chi possiamo raggiungere.
Un altro punto di forza molto importante per Bluesky è l’interoperabilità, cioè la compatibilità di piattaforme diverse attraverso lo stesso protocollo.
Il team di sviluppatori ha dato vita ad un framework interoperativo, dal nome “Lexicon” che andrà a facilitare la connettività tra diverse app e reti basate sul protocollo AT.
Il debutto del protocollo AT arriva in un momento di forte polarizzazione e critica delle piattaforme di social media come Twitter e delle loro politiche, proprio subito dopo l’acquisto da parte di Musk.