LECCE – Sono “immagini da un mondo ferito” quelle che il fotogiornalista Angelo Calianno espone alla Biblioteca Bernardini di Lecce dal 12 al 24 giugno. Un racconto in 30 scatti su scenari di guerra, città distrutte, sventrate dai bombardamenti, volti in sofferenza di chi ha perso tutto.
Afghanistan, Iraq, Armenia, Palestina, Chad, Sudan, Somalia le tappe di un viaggio nella distruzione e nelle lacerazioni – umane, economiche, sociali – che sempre i conflitti portano con sé. E se le parole descrivono e spingono alla riflessione, le immagini feriscono e colpiscono. E sollevano domande destinate a rimanere inevase.
Perché la guerra, si chiedeva Oriana Fallaci, storica testimone di mille conflitti devastanti in ogni angolo del pianeta. Perché la guerra, ci si continua a chiedere osservando gli scatti raccolti dal fotoreporter nella sua full immersion nelle tante guerre che continuano a mettere a ferro e fuoco il pianeta, portando disperazione, morte e distruzione.
Una esperienza umana e professionale ricca e di spessore, quella dell’autore della mostra fotografica. Classe 1979, originario di Cisternino, Calianno è in realtà un figlio del mondo, avendolo girato in lungo e in largo alla ricerca, come ogni giornalista che si rispetti, di storie, volti, immagini, realtà. La sua prima esperienza, imbarcato su una nave, è venuta subito dopo il diploma, la sua formazione è stata ad ampio raggio, spaziando dalle politiche turistiche alla storia antica. Rapidamente il fotoreporter 43enne è divenuto una voce appassionata dell’informazione libera da giornalista freelance. La sua decisione di raccontare i conflitti è giunta come conseguenza naturale dei suoi studi, delle sue ricerche, della sua innata curiosità.
Ha scelto di approfondire in particolar modo il conflitto arabo-israeliano, la desapareciòn sudamericana, le guerre che hanno lacerato – e continuano a lacerare, spesso nel silenzio di quasi tutti i media occidentali – il continente africano. Ha scritto e scrive per diverse testate internazionali, ma tutti gli articoli sono poi raccolti sul suo sito www.senzacodice.com. Una mostra da vedere, quella alla “Bernardini”, per riflettere e per cercare risposte all’annoso quesito del perché esista ancora la guerra nonostante tutti gli strumenti messi a disposizione dalla diplomazia e da anni di elucubrazioni e dotte dissertazioni sulle relazioni internazionali.
Per info: Associazione Leda c/o Spazio Emme, info@spazioemme.net, instagram: angelobonnotcalianno. Inaugurazione: domenica 12 giugno, ore 18, ingresso libero.
Immagine di apertura: Scuola coranica a Kandahar – Credits Angelo Calianno Instagram