NOVOLI (Lecce) – La notizia del “crollo” della grande pira in attesa in piazza Tito Schipa a Novoli è stata in primo piano nella giornata odierna insieme alle polemiche sulla “carica dei 250 privilegiati” – termini usati dal gruppo di minoranza Novoli in Comune – cui è concesso l’accesso all’area dell’accensione.
I cittadini, infatti, potranno seguire l’evento solo in diretta tv. L’alto numero dei contagi in tutto il Salento, a causa dell’alta viralità della variante omicron, ha reso necessaria l’adozione di misure straordinarie per la sicurezza. In piazza ci saranno solo circa 150 persone, come spiegato in conferenza stampa, tra amministratori comunali, addetti ai lavori, artisti e tecnici, oltre al personale addetto al controllo, della Protezione Civile, delle Forze dell’Ordine e della stampa. La minoranza chiede ora chiarezza sui costi. “Il gruppo Novoli in Comune – scrivono Roberto Nitto, Piero Pella e Anna Viola Gravili – è curioso di conoscere se l’evento Focara 2022 – senza pubblico e con manifestazioni al chiuso puntualmente rinviate, supererà i 200 mila euro. Soldi in tal caso pagati da tutti o solo dai privilegiati?”, è il quesito posto.
In relazione al presunto cedimento della struttura, è stato il vicepresidente del Comitato Festa Tonio Romano ad aver spiegato, in poche parole, quanto accaduto, parlando di intervento di riposizionamento delle fascine.
La realizzazione della pira richiede settimane di lavoro e un impegno notevole da parte dei volontari: la preparazione parte molto tempo prima e le condizioni meteorologiche possono influenzare le attività in corso d’opera.
Così, stante la diffusione sul web delle notizie circa il crollo della parte superiore, che sarebbe avvenuto a causa del vento forte, Romano ha specificato che “già nella serata di ieri sera il Comitato aveva deciso di rifare il secondo piano della Focara che le folate di vento – particolarmente forti nella piazza – avevano contribuito a rendere instabile. Alle cinque di stamattina era previsto già l’intervento per il rifacimento ed infatti era stata colorata solo la parte inferiore. Questa mattina erano state già tolte alcune fascine”.
L’opera di riposizionamento è proseguita per tutta la giornata odierna. Alla realizzazione della struttura – iniziata nel giorno dell’Immacolata – hanno dato il loro contributo circa trenta volontari e uomini e donne del Comitato Festa Sant’Antonio Abate. Per costruire la pira, che ha una forma piramidale con base quadrata di undici metri, sono state utilizzate all’incirca 28.000 fascine di vite per quindici metri complessivi di altezza.
Il piano traffico e le misure di sicurezza
La Polizia Locale del Comune di Novoli ha adottato una serie di misure al fine di garantire il sicuro e regolare svolgimento dell’evento. L’area perimetrale di Piazza Sant’Antonio sarà chiusa nei giorni 16, 17 e 18 gennaio.
Nello specifico saranno chiuse al traffico, ad esclusione dei residenti:
· via Oberdan, nel tratto di strada da via Umberto I° a piazza Sant’Antonio;
· via Sant’Antonio, nel tratto di strada da via Gramsci a piazza Sant’Antonio;
· via Parco, via Castigliani, via Indipendenza, via Nazario Sauro; via Cesare Battisti, piazza Sant’Antonio.
Nella giornata di domenica 16 gennaio, altre chiusure interesseranno alcuni spazi limitrofi all’area Fòcara, con solo accesso garantito ai residenti: via Borgo, via Vittorio Veneto, via Udine, via Trieste, via Sacco e Vanzetti, s.p. 4 Novoli-Salice Salentino, via Carducci.
Saranno in vigore anche misure anti assembramento e anti contagio che interesseranno le aree attigue alla Fòcara e quelle attigue al Santuario. Per quanto attiene l’area Fòcara, si potrà accedere solo agli aventi diritto, muniti di green pass rafforzato e mascherine FFP2. L’obbligo, per i proprietari di terreni e di immobili con terrazze e balconi prospicienti all’area Fòcara, è quello di evitare assembramenti e di mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro. Per quanto attiene l’accesso al Santuario e la partecipazione dei fedeli alle funzioni religiose, nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo con la Chiesa Cattolica, le misure riguarderanno il contingentamento degli accessi, la distanza interpersonale, i punti di ingresso e di uscita dal Santuario.