LECCE – “Una grande opportunità per il Paese, ma dobbiamo fare in modo che le risorse non vadano nelle mani della criminalità organizzata. Però abbiamo gli anticorpi, normative adeguate e una preziosa attività delle forze di polizia e dei Prefetti”.
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, a Lecce per un evento sul Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), ha parlato, specificatamente, di tematiche inerenti la sicurezza rapportate all’altro tema caldo, quello dello sviluppo del Mezzogiorno. E ieri, a Carmiano, ha consegnato un bene confiscato alla mafia a due associazioni, in un clima di ripristino della legalità.
Il sottosegretario Enzo Amendola, presente pure lui nel capoluogo salentino, ha spento le polemiche delle ultime ore riguardanti la distribuzione dei fondi del Pnrr al Sud. Ha, infatti, invocato, unità e parlato di “risorse ingenti” che, però vanno spese bene, nei tempi giusti, con gli strumenti a disposizione.
In collegamento video il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani che ha illustrato i rischi per il pianeta – “eventi climatici estremi” – qualora non si intervenga in maniera efficace sulle emissioni, il che implica una “trasformazione epocale”, oltre che una grande sfida a livello energetico e culturale, per il Paese.
Gli interventi si sono avuti in occasione della seconda delle giornate “Da Sud” organizzate dal senatore Dario Stefàno, presidente della commissione Politiche europee, al Teatro Apollo, a Lecce, presenti anche rappresentanti sindacali, del mondo industriali e degli enti locali.
“Il Next Generation Eu – ha sottolineato Stefàno – offre la possibilità all’Italia di rimettere in moto l’economia per costruire un Paese più equo e competitivo in grado di superare più rapidamente gli effetti della pandemia, grazie alle tre priorità strategiche: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale, ma anche di riequilibrio generazionale, territoriale e di genere. Nel Sud il tema dello sviluppo è stato spesso frenato dal tema della sicurezza da intendere sia come gli aspetti relativi alla possibilità di infiltrazioni della criminalità ma anche da quelli relativi alla sicurezza delle infrastrutture presenti. Riguardo a quest’ultime, il PNRR ci chiama oggi a reinterpretare queste tematiche anche in termini di sostenibilità ambientale e ad individuare modalità attraverso le quali permettere anche al Mezzogiorno di agganciare il treno della crescita. Perché finalmente, anche al sud, deve tornare a coesistere il binomio sviluppo e sicurezza“.