PORTO CESAREO (Lecce) – Servizi turistici integrati: questo è il senso di “Unico Porto Cesareo”, un coupon al costo di soli sei euro ideato dall’associazione “Coordinamento Ambientalisti pro Porto Cesareo ONLUS”, nell’ambito della gestione del Centro di Educazione Ambientale e del Centro di Esperienza Ambientale e Culturale del Comune di Porto Cesareo, istituiti rispettivamente presso le torri costiere di Torre Lapillo e Torre Chianca, in collaborazione con l’Area Marina Protetta e il Comune.
Una iniziativa che nasce dalla necessità di mettere in rete i beni che insistono sul territorio di Porto Cesareo, dalla costa all’entroterra, che possono attrarre turisti ed essere occasione di sviluppo e proposta di un’offerta di qualità. Il tutto a un costo minimo, per un’escursione della durata di due ore e mezza. Questo poi è anche il senso dell’iniziativa, svoltasi nell’ambito del progetto Open Tourism, a Torre Lapillo nei giorni scorsi: ovvero, in estrema sintesi, no alla massa informe, sì al turista che può compiere un’esperienza ragionata e consapevole, magari con l’accompagnamento di guide esperte, biologi, geologi, del Centro di Educazione Ambientale e dell’Università del Salento, con cadenza settimanale fino a settembre e in piena sicurezza.
Il pacchetto nasce dall’accordo statuito tra il Coordinamento Ambientalisti pro Porto Cesareo, il Comune di Porto Cesareo con il Centro di Educazione Ambientale, il Museo di Biologia Marina “P. Parenzan” dell’Università del Salento e il Consorzio di Gestione “Area Marina Protetta “Porto Cesareo” ed è acquistabile tanto presso la sede del CEA (torre di Torre Lapillo) e il museo quanto presso gli operatori turistici locali.
Due escursioni pomeridiane, il mercoledì e il venerdì, con percorsi differenti:
a) visita guidata del Centro Visite di Torre Lapillo con personale qualificato, dove il fruitore potrà conoscere gli habitat di pregio sia dell’Area Marina Protetta che della riserva regionale Palude del Conte e Duna Costiera di Porto Cesareo, attraverso la visita delle stanze dedicate che illustrano compiutamente le peculiarità delle aree protette, nonché la collezione malacologica (Barbacovi) e l’esposizione degli attrezzi della piccola pesca artigianale costiera locale;
b) visita guidata del Museo di Biologia Marina “P. Parenzan”, a cura dell’Università del Salento, alla scoperta delle nuove sale che affiancano e vivacizzano l’esposizione della collezione originaria; la Sala della Pesca, concepita come un “avvicinamento” della realtà museale alla realtà locale mediante l’esposizione di modelli in resina dei pesci pescati sul posto, accompagnati da schede didattiche che illustrano in maniera semplice per ciascuna specie sia le caratteristiche morfologiche, che le abitudini di vita; la Sala dello Squalo Elefante che simula, interamente dipinta di blu, le profondità marine in cui nuota questo gigante del mare. Un’attiva produzione di pannelli e poster esplicativi contribuisce alla divulgazione ed alla didattica delle tematiche di salvaguardia ambientale o anche della rivalutazione delle antiche tradizioni locali, come nel caso delle antiche ricette relative alla cucina del pesce a Porto Cesareo;
c) escursione naturalistica guidata con personale qualificato lungo i percorsi della Riserva Naturale Orientata Regionale “Palude del Conte e Duna Costiera – Porto Cesareo”, alla scoperta della biodiversità floristico-vegetazionale e dei paesaggi costieri. Un percorso a piedi che dall’imponente torre costiera denominata Lapillo conduce il visitatore in un’area di grande interesse naturalistico oltre che storico, poiché si caratterizza per la presenza di numerose “spunnulate”, parola che in dialetto locale indica le doline di crollo. Si tratta di voragini formatesi nel tempo dallo scorrere dell’acqua freatica che erode la roccia friabile provocando il cedimento della volta delle cavità carsiche dando vita a piccoli “laghetti” di acqua salmastra. Patrimonio naturalistico in cui sopravvivono numerose specie rare di flora e fauna;
d) visita guidata con personale qualificato di Torre Chianca con illustrazione del Centro di Primo Soccorso Tartarughe Marine e delle mostre archeologiche ivi presenti, dedicate al mare di Porto Cesareo.
Questa iniziativa si inserisce nelle finalità istituzionali dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, e nel percorso di certificazione europea per il Turismo Sostenibile (CETS) al quale l’AMp lavora con il territorio da oltre 3 anni.
Tale proposta, in un’ottica di ampia diffusione, permette al territorio un salto di qualità nella fruizione e conoscenza dello stesso, abbandonando la logica della visita spot o della singola esperienza permettendo al visitatore, locale e non, una conoscenza approfondita del patrimonio culturale ed ambientale del territorio. Porto Cesareo non più come perla balneare dello Jonio ma come atollo di tesori e saperi ambientali e culturali.