Bandiera Blu, Nardò new entry oppure no: si litiga. E Mita (FI) sollecita Consiglio su scarico a mare

Bandiera Blu, Nardò new entry oppure no: si litiga. E Mita (FI) sollecita Consiglio su scarico a mare

NARDÒ (Lecce) – A Nardò si litiga anche sulla Bandiera Blu e sulla presunta prima volta per la città balneare sullo Ionio. Per il sindaco Pippi Mellone e i suoi è un nuovo ingresso, per ambienti dell’opposizione a Mellone si tratta, invece, di una seconda volta, in quanto già nel 1991 il riconoscimento venne tributato a Nardò.

Ne sarebbe testimonianza un articolo del tempo, condito, sui social, da elogi alla classe politica di allora, e non mancano neppure, nella discussione che ne è seguita, allusioni, più o meno dirette, sul fatto che i giornalisti di oggi, invece, salvo qualcuno, non sappiano svolgere una informazione adeguata.

Per la maggioranza melloniana si tratta dell’ennesima polemica in quanto, si è detto, quello del 1991 era un riconoscimento completamente differente, di livello europeo. In seguito, grazie alla partnership sottoscritta dall’ente organizzatore Fee con il programma per l’ambiente delle Nazioni Unite, quello per l’attribuzione della Bandiera Blu è diventato un programma mondiale. Ma per gli oppositori Mellone e i suoi avrebbero dimostrato ancora una volta un’attitudine consolidata a dire “menzogne”. Con giornalisti poco attenti, per così dire, disposti a raccoglierle.

Parla di bugie pure la forzista Paola Mita che, intanto, riporta l’attenzione sullo scarico a mare. “Succede che a Nardò cercano di nascondere il problema dei reflui che arriveranno a Torre Inserraglio ( non esiste un progetto alternativo) nascondendo il tutto, ritenendosi addirittura offesi perché nessuno dell’opposizione o dei candidati sindaci ha detto che sono stati bravi per il riconoscimento della bandiera blu. Bene allora facciamo così, siete stati bravi e ne siamo orgogliosi e lo grideremo ai quattro venti. Ora però Mellone convochi un Consiglio Comunale e dica ai cittadini neretini come stanno realmente le cose sullo scarico a mare. Basta prendere e perdere tempo. Basta bugie”.

Insomma, un clima politico avvelenato. Che, all’approssimarsi delle elezioni, probabilmente diverrà incandescente.

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